In campo Missione onlus: «La nostra amicizia aiuta i poveri del mondo»

In campo Missione onlus: «La nostra amicizia aiuta i poveri del mondo»

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di Silvia Morosi

L’organizzazione non profit sostiene progetti di aiuto in Ecuador, Romania e Rwanda. Ma anche pacchi alimentari e l’assistenza a indigenti e senza tetto di Milano e Roma

«Far scoprire a giovane e adulti la loro unicità, rendere grazie per quanto ricevuto e riuscire a riscoprire l’essenziale». Su questi valori nel 2005 ha esordito Missioni onlus , con progetti prima in Perù e poi in Ecuador, Romania e Rwanda, nei quali riesce a coinvolgere giovanissimi volontari per venire incontro ai bisogni primari delle fasce più fragili della popolazione. «Insieme alle organizzazioni locali che garantiscono sostenibilità a lungo termine ai nostri interventi, in questi anni abbiamo portato avanti progetti che mettono in luce l’importanza dell’incontro con un popolo, diverso ma non lontano, con volti, occhi e sorrisi», racconta il direttore di Missioni onlus Fernando Lozada. «La nostra – aggiunge – è una realtà molto giovane, nella quale il valore dell’amicizia che lega i partecipanti si è trasformato in occasione per stare insieme e fare del bene». Solo nel 2022, grazie alle donazioni, sono state costruite 48 case prefabbricate nelle periferie di Cañete, in Perù, destinate a nuclei familiari poveri (200 le persone coinvolte). Sempre in Perù, nelle periferie di Lima, a Pamplona, una delle baraccopoli più estese dell’America Latina, sono stati realizzati nell’ultimo anno quattro campi sportivi e sei rampe di scale. Nel villaggio di Kibaya, nella zona est del Rwanda, è stata costruita un’aula nella scuola statale che oggi accoglie più di 1.500 bambini provenienti dalle zone rurali circostanti.

Un impegno per gli altri che non è venuto meno: durante il primo Covid, vista l’impossibilità di partire, come costola dell’associazione ad aprile 2020 è nata Sosteniamoci onlus, fondata da un gruppo di amici che in passato avevano partecipato alle iniziative all’estero di Missioni. «Abbiamo voluto aiutare le persone a noi più vicine, inizialmente con la raccolta di fondi destinati a 50 famiglie, divise tra Milano e Roma. Abbiamo fatto tante riunioni serali, perché nessuno di noi aveva alle spalle esperienze di organizzazione di un simile servizio. Oggi siamo arrivati a raggiungere più di 300 nuclei», racconta Ciro De Carolis, responsabile milanese del progetto Sosteniamoci per le famiglie. «La nostra forza è stata immaginare aiuti personalizzati per gli utenti: non semplici destinatari di un pacco, ma soggetti con i quali instaurare un rapporto, anche con una telefonata per fissare la consegna in orari adatti alle diverse esigenze». Quest’esperienza, come altre, «ci ricorda come l’essere umano ha voglia di fare cose grandi e che, creando l’occasione, sono tanti i giovani desiderosi di mettersi in gioco e assumersi delle responsabilità», sottolinea Lozada.

Ancora oggi la raccolta di beni e preparazione dei pacchi continua, il sabato, con due consegne al mese in ognuna delle città: «Il volontariato – prosegue De Carolis – è una responsabilità continuativa nel tempo, che permette di confrontarsi con se stessi e spogliarsi del superfluo». Sosteniamoci per le famiglie ha portato beni alimentari di prima necessità a più di 200 famiglie tra Roma e a Milano da settembre 2021 a gennaio 2022 e a più di 300 da febbraio a giugno 2022. Inoltre, a Natale sono stati consegnati più di 500 regali ai bimbi delle case-famiglia sostenute. Sono poi stati donati pasti e bevande calde due volte a settimana ai senza fissa dimora delle zone San Pietro e via della Conciliazione a Roma, e delle stazioni metro di San Babila e Duomo a Milano. E anche l’emergenza umanitaria in Ucraina ha visto l’associazione in prima fila con l’invio di oltre 48 tonnellate di materiali tra cui beni di prima necessità alimentari e medici. «Siamo di fronte a un cambio epocale. Per secoli l’attività di volontariato è stata delegata esclusivamente alla chiesa e ad associazioni a essa collegate. Oggi – conclude Lozada, che ci tiene a dirsi cattolico – sempre più persone sono attive nel Terzo settore: dobbiamo essere pronti a supportare percorsi di innovazione per rispondere ai cambiamenti sociali in atto, che necessitano di professionalità con competenze adeguate per farvi fronte».

14 ottobre 2022 (modifica il 14 ottobre 2022 | 07:14)

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, 2022-10-14 05:14:00, L’organizzazione non profit sostiene progetti di aiuto in Ecuador, Romania e Rwanda. Ma anche pacchi alimentari e l’assistenza a indigenti e senza tetto di Milano e Roma, Silvia Morosi

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