Suvvia basta. Ciò che preoccupa, nella vicenda della cattura (finalmente ed era ora) del boss dei boss Matteo Messina Denaro, è il non considerare, in nessuno dei servizi televisivi, il grande impegno delle scuole del territorio sul fronte della legalità e sul versante della lotta alla criminalità. Lo testimoniano le tante iniziative concrete degli istituti che insistono sul paese di Campobello di Mazara. Uno fra tutti l’I. C. “L. Pirandello – S. G. Bosco”. Scuole nelle quali la legalità è l’humus sul quale stanno costruendo, con impegno e determinazione, il futuro non solo della Sicilia ma dell’intero nostro Paese.
Campobello di Mazara e il “Laboratorio della legalità” dell’Istituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco” di Campobello di Mazara
La legalità è un sistema incredibilmente vicino a noi, che influenza e modella numerosi aspetti della vita quotidiana più di quanto molti di noi possano immaginare. Nonostante il profondo impatto del diritto e della legalità sulla nostra vita quotidiana, lo sviluppo di conoscenze e di capacità legati alla legalità e di tematiche connesse al diritto o al modo di affrontare questioni legali in generale rimane una proposta difficile da trasferire nelle nostre scuole. Difficoltà connessa non certamente alla scuola in sé o alle capacità dei nostri docenti (che sono eccezionali, talvolta) ma al più generale senso del diritto e della legalità percepito e vissuto da taluni giovani e giovanissimi. Con ciò naturalmente non affermando, per nessuna ragione, che esso non esista o esista poco ma che è intimamente legato alla percezione di sé nel contesto in cui si vive (familiare e sociale) e, più in generale alle tante violazioni ai diritti che sono radicate in più parti del mondo e, purtroppo, anche nel nostro Paese (dalle discriminazioni alle intolleranze, al senso dello Stato di alcuni rappresentanti delle Istituzioni e alla presenza, o meglio, all’assenza dello Stato in alcune aree del Paese e, nelle grandi Città, in alcune aree delle stesse). Mentre le organizzazioni e le comunità di tutto il mondo si occupano di educazione da decenni, c’è ancora molto da fare nelle scuole e, non dobbiamo nasconderlo, nelle nostre comunità e nelle famiglie dei nostri alunni. Offriamo questa riflessione per dimostrare, invece, quanto sia importante e quanto sia sentito il tema della legalità in un Istituto, molto impegnato su questo versante, del paese di Campobello di Mazara che sarà pure la località che il noto boss e capomafia ha scelto per nascondersi (si fa per dire) ma è anche la città del “Laboratorio della legalità” dell’Istituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco” guidato dalla eccellente dirigente scolastico professoressa Giulia Flavio.
L’educazione alla legalità e il FLASH MOB
Il 17 di gennaio, a poche ore dall’arresto di Messina Denaro, il boss spregiudicato e sanguinario, l’stituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco” con in prima fila il dirigente scolastico professoressa Giulia Flavio e il sindaco della città Giuseppe Castiglione hanno partecipato ad un sentitissimo flash mob degli studenti della scuola. Perchè i giovanissimi e i giovani stanno sul fronte opposto alla mafia e la combattono a viso scoperto e con le parole, quelle che, purtroppo, certa stampa nazionale, non noi naturalmente, non narrano e preferiscono oscurare. “La nostra arma – ha affermato la dirigente scolastico a cui va il merito di avere tenuto sempre molto alta l’asticella della legalità – è quella dell’educare le nuove generazioni. E l’impegno è in questa direzione”. E che sia così, come vedremo, lo tstimoniano non solo il flash mob a pochi metri dai covi scoperti, ma anche le numerose attività di oggi, di ieri e programmate per domani.
Il PTOF e l’importanza culturale e pedagogica di ribadire 38 volte il termine “legalità”
Per 38 volte i docenti dell’Istituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco” di Mazara del Vallo hanno utilizzato, nel loro Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2022 – 2025, il termine “legalità”; e per numerose volte quello di mafia. Basta questo per affermare, a nostro avviso, che la scuola è oltremodo impegnata per costruire una società impregnata di legalità e totalmente proiettata al futuro nel diritto. Non 38 parole vuote, ma progetti, impegni, protocolli, iniziative, Unità di Apprendimento e un impegno oltremodo fattivo sul fronte del contrasto ad ogni forma di violenza al diritto e alle regole. Perché Campobello di Mazara è anche questo. Da educatore non ci sto a questo bombardamento mediatico che azzera ogni cosa buona che le scuole fanno e hanno fatto contro le mafie, contro le prevaricazioni, contro le violenze e a favore di una società più giusta e vera.
A lezione di Cittadinanza e social network
“A lezione di Cittadinanza e social network” è un percorso, attivato dall’Istituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco” di Campobello di Mazara, che si avvale dell’approccio didattico del Service Learning e prevedendo ambienti di apprendimento autentici e strumenti innovativi (droni, software di editing video, piattaforme digitali, social network) consentirà di condurre gli allievi ad un uso consapevole delle nuove tecnologie esplorandone risorse, vantaggi ed eventuali rischi, sollecitando in chiave trasversale le competenze di cittadinanza attiva.
Social… mente corretti
L’educazione alla convivenza civile e democratica è promossa attraverso esperienze significative, all’interno del progetto “Social… mente corretti”, sempre attivato dall’Istituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco” di Campobello di Mazara, che consentiranno di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo verrà attenzionata da tutti i docenti, con attività laboratoriali, curricolari ed extracurricolari, per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.
I valori della Costituzione e scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise
Non meno importante appare la dichiarazione di intenti, inserita nel PTOF, in base alla quale “Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, nel nostro curricolo è parte fondamentale la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi saranno guidati a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Ciò contribuirà a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise. Il diritto alla parola (articolo 21) dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti”.
La scuola: laboratorio per la legalità
Ma il fiore all’occhiello dell’Istituto Comprensivo “L. Pirandello – S. G. Bosco”, guidato con fermezza e determinazione dal DS professoressa Giulia Flavio, è il “Laboratorio per la legalità”. Si legge nel PTOF “il nostro istituto pone al centro del Piano dell’Offerta Formativa l’educazione alla legalità. Non si tratta soltanto di realizzare o aderire ad un progetto, ma di costruire un percorso educativo che investa tutta l’Istituzione scolastica e in particolare i docenti di tutte le aree disciplinari, che devono a questo scopo ricercare e valorizzare i contenuti, le metodologie e le forme di relazione e valutazione degli apprendimenti.
I progetti, numerosi, sul fronte della legalità
Il progetto legalità ponendosi in continuità verticale permette di raccordare i principali progetti, iniziative e Unità di Apprendimento interdisciplinari dell’Istituto con i seguenti obiettivi formativi
- sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
- potenziare le conoscenze di educazione all’autoimprenditorialità;
- sviluppare le competenze digitali, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
- valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
- potenziare le metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio
- prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico. Risultati attesi
- Maggiore conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione Italiana ed Europea.
- Aumento di atteggiamenti di rispetto delle norme che regolano il vivere civile per contrastare attivamente i fenomeni di prevaricazione, disonestà e corruzione.
- Cambiamento sostanziale dei comportamenti, sia a livello individuale sia collettivo per il rispetto ambientale
- Aumento delle occasioni di confronto/scambio tra insegnanti e genitori.
- Coinvolgimento attivo dell’Amministrazione comunale, della Polizia di Stato e di altre agenzie del territorio, interventi di privati cittadini che ricoprono cariche istituzionali.
Insieme si diventa grandi: e la lotta alle mafie
Non meno importante è il progetto redatto dalla nostra scuola, unica agenzia educativa presente nel territorio di Campobello di Mazara, dal titolo “Insieme si diventa grandi” che ha lo scopo di promuovere nei nostri studenti il senso di cittadinanza attiva e di appartenenza ad un territorio caratterizzato da un ricco patrimonio culturale, archeologico e naturalistico qual è l’area archeologica delle Cave di Cusa. Il progetto intende dare un contributo al potenziamento di un sistema misto pubblico/privato sociale, che tra gli obiettivi generali quello che, potremmo dire in maniera definitiva, sugella l’alleanza di Campobello di Mazara con lo Stato e con la legalità e dà merito a una comunità attivissima di docenti:
- promuovere il concetto di corresponsabilità nel contrasto alle mafie, diffondendo conoscenza sulla reale natura criminale e non solidaristica delle organizzazioni mafiose.