di Redazione Animalia
Studio coordinato dall’Universit di Torino sui primati che cantano duettando. Registrate molte somiglianze con la musica umana
Quando partono una dopo l’altra e poi tutte insieme fino a sovrapporsi, all’orecchio umano non esperto potrebbero apparire come il suono indistinto di un orchestra prima dell’inizio di un concerto, quando gli archi verificano l’accordatura. Ma ad ascoltarle bene, le vocalizzazioni dei gibboni sono qualcosa in pi di violini che suonano ciascuno per proprio conto: sono una vera e propria armonia. Di pi, un canto, con tanto di botta e risposta, che per regolarit ritmiche presenta molte similitudini con la musica umana. la conclusione a cui sono arrivati gli autori di uno studio dal titolo Isochrony and rhythmic interaction in ape duetting, pubblicato oggi sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society B. La ricerca parte di uno studio a lungo termine condotto da ricercatori dell’Universit di Torino, della King Mongkut’s University of Technology Thonburi di Bangkok e dell’Istituto Max Planck di Psicolinguistica di Nijmegen. La ricerca ha preso in considerazione, in particolare, i gibboni dalle mani bianche, tra i pi famosi primati canterini, registrandoli nelle foreste della Thailandia e in alcuni parchi zoologici in Italia. I dati sono poi stati messi a confronto con la ritmica umana, evidenziando interessanti analogie.
Da tempo si studiano i comportamenti di alcune specie animali in natura per trovare spiegazioni sulla biologia e sull’evoluzione della musica tra gli umani. Il team di ricerca internazionale, guidato dai ricercatori senior Marco Gamba (Universit di Torino), Tommaso Savini (King Mongkut’s University) e Andrea Ravignani (Max Planck Institute), si messo dunque alla ricerca delle abilit musicali dei primati. Da molto tempo cerchiamo di capire quali tratti della musicalit siano condivisi tra specie diverse — fa notare Andrea Ravignani —, ma lo studio degli aspetti ritmici del canto dei primati davvero agli albori. In questo studio abbiamo indagato il legame tra isocronia, ovvero quanto un ritmo individuale regolare, e sincronia, quanto due individui si coordinano ritmicamente, in un animale non umano. Una parte del gruppo di ricerca si era gi occupata dei canti di un altro primate cantante, il lemure Indri indri del Madagascar, ma i ricercatori volevano confrontare quei risultati con una specie di primate antropomorfo, come i gibboni. Inoltre, avevano come obiettivo quello di far luce sugli effetti di interazione che si manifestano durante i duetti di questi gibboni.
La presenza di ritmi categorici, come l’isocronia — spiega Teresa Raimondi, dottoranda di Scienze Biologiche e Biotecnologie Applicate e prima autrice del lavoro — una caratteristica musicale universale presente in tutte le culture umane che qui osserviamo anche in un primate antropomorfo come il gibbone lar. Abbiamo anche dimostrato che l’aumento della frequenza di emissione delle vocalizzazioni durante il canto legata complessivamente ad un aumento dell’isocronia, suggerendo che i vincoli fisiologici respiratori svolgono un ruolo nel determinare la struttura ritmica del canto.
Giovanni Boris Di Panfilo ha registrato i canti dei gibboni dalle mani bianche allo Huai Kha Khaeng Wildlife Sanctuary in Thailandia, Matteo Pasquali e Martina Zarantonello, tutti studenti di Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo, hanno invece lavorato su gruppi familiari in cattivit presso il Parco Zoo Falconara e il Parco Faunistico Cappeller vicino a Bassano del Grappa.
L’isocronia appare anche modulata a seconda del contesto di emissione – dichiara Marco Gamba, docente del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Universit di Torino – Questi animali paiono essere pi isocroni quando duettano rispetto a quando cantano da soli. Abbiamo anche osservato una causalit statistica tra le note di un individuo e le note di un altro individuo. Questi studi aprono nuove prospettive di indagine in ottica comparativa e partecipano alla costruzione di un mosaico delle capacit musicali nelle specie animali.
11 gennaio 2023 (modifica il 11 gennaio 2023 | 15:39)
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