Caos a Palermo, il racconto da Sferracavallo: «Noi in coda al seggio chiuso, diritto di voto negato. Pioveranno ricorsi elettorali»

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di Felice CavallaroL’avvocato Fabio Virdi: «Mi presento alla sezione 264 di via Tacito e mi dicono che non si vota. Manca il presidente, si sta cercando un sostituto da sabato pomeriggio…» PALERMO — Fra quanti hanno provato a votare a Palermo intorno alle 9, pensando di guadagnare qualche ora per una domenica al mare e preparandosi alla partita con la speranza della serie B, c’è Fabio Virdi, un manager dell’Azienda sanitaria della città, su tutte le furie, rimasto fuori dal seggio della borgata marinara di Sferracavallo. Come racconta con rabbia: «Mi presento alla sezione 264 di via Tacito e mi dicono che non si vota. Ma come? Non viene garantito il diritto al voto? Mi dicono che manca il presidente, che si sta cercando un sostituto da sabato pomeriggio…». Virdi, avvocato, cerca il responsabile del Comune, perché un funzionario come supervisore deve sempre esserci, lo trova e suggerisce un’alternativa immediata: «Lei per legge, per garantire il diritto costituzionale di voto, può disporre l’accorpamento delle sezioni e fare in modo che tutti votino nella sezione accanto dove le operazioni si stanno svolgendo regolarmente». Imbarazzo del funzionario. La coda degli aspiranti votanti della sezione 264 si allunga, ma tanti vanno via mentre nella sezione accanto, la 387, effettivamente gli scrutatori restano a intervalli senza far niente. «Lo vede che nella stanza accanto potremmo votare anche noi?». Il quesito rimbalza per ore su un muro di gomma, mentre dal Comune informano che forse arriva un altro presidente di seggio. E in effetti un signore trafelato alle 10 compare a Sferracavallo, pressato dagli elettori. «No, lasciatemi capire… Apriamo fra un’ora…». Appunto, il tempo perché a decine in quella sezione vadano via dopo una lunga attesa. E Virdi: «L’Onu manda i suoi osservatori nel mondo per capire se e come viene garantita la regolarità del voto. Forse dovrebbe farlo anche a Palermo dove è chiaro che qualcuno sta preparando il terreno a scontati ricorsi elettorali. Vedrete quanti ce ne saranno. Col rischio di dovere ripetere le elezioni. Come forse qualcuno a questo punto preferisce temendo che vinca l’avversario». Ma questa potrebbe essere interpretata come una insinuazione. O diventare materia di indagine per la magistratura. 12 giugno 2022 (modifica il 12 giugno 2022 | 12:25) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-12 10:25:00, L’avvocato Fabio Virdi: «Mi presento alla sezione 264 di via Tacito e mi dicono che non si vota. Manca il presidente, si sta cercando un sostituto da sabato pomeriggio…», Felice Cavallaro

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