Caos nomine a Rovigo. I sindacati chiedono: Situazione complessa, più attenzione da parte degli uffici

Il nuovo anno scolastico in Polesine è iniziato con inaspettati intoppi. La sede rodigina dell’Ufficio Scolastico, situata in via Don Minzoni, è stata inondata da telefonate e visite di docenti sconcertati dalle nomine improvvisate, previste per il 5 settembre ma effettuate anticipatamente. Un improvviso cambio di rotta che ha creato confusione e disagio.

Rita Bonfante, segretaria provinciale dello Snals, ha dato voce all’incredulità di molte figure scolastiche: la procedura di nomina, solitamente concentrata in una sola giornata per tutti i docenti, quest’anno è stata frazionata, portando a decisioni premature per alcuni ruoli di sostegno.

Negli anni passati, tutte le nomine, incluse quelle per le supplenze e per i docenti a tempo indeterminato, venivano effettuate simultaneamente attraverso un algoritmo ministeriale. Ora, il cambiamento ha portato all’assegnazione di ruoli di sostegno solo a una parte dei supplenti.

Questo ha avuto ripercussioni dirette sul personale. Alcuni docenti di materie specifiche, ad esempio di italiano o chimica, pur essendo in cima alla graduatoria, sono stati assegnati a ruoli di sostegno, mentre altri, più in basso nella lista e potenzialmente idonei per sostegni, sono stati designati per ruoli di materia. La durata variabile dei contratti di sostegno ha ulteriormente complicato la situazione.

La soluzione? Una revoca del decreto di nomina seguita da un’assegnazione simultanea, come accadeva negli anni precedenti, potrebbe riportare ordine. È interessante notare che, mentre in Polesine si vive questo caos, la vicina Padova ha mantenuto la procedura tradizionale, evitando simili complicazioni.

Mentre le scuole si preparano ad accogliere studenti e docenti, questa scelta amministrativa ha messo alla prova la pazienza e la resilienza del corpo docente. La speranza è che si possa trovare rapidamente una soluzione equa e chiara per tutti.