di Andrea Pasqualetto
Domenica scorsa la Clodiense, che guida il campionato di serie D, ha perso 0-3 con il Torviscosa, fanalino di coda. Botte a un dirigente. Gli ultrà: partita venduta, scommesse anomale. Interviene il sindaco: «Non disuniamoci»
La squadra che perde malamente, la curva che s’infuria, gli ultrà che menano il capitano e un dirigente. Domenica scorsa i supporter della Clodiense, la squadra che guarda dall’alto il campionato di serie D, orgoglio e passione della cittadina veneziana, l’hanno presa malissimo: 3-0, anzi, 0-3 dall’ultima in classifica, il Torviscosa. Un’onta inaccettabile per la capolista. Che Carlo Goldoni avrebbe liquidato con una scrollata di spalle: sono baruffe chiozzotte. Ma stavolta non è stata solo una questione di orgoglio ferito e di indole litigiosa che sta surriscaldando il clima fra ponti e canali di quest’angolo meridionale di laguna. Qui c’è dell’altro. Qui c’è chi sospetta la combine. «Venduti!». «Maledetti!».
«Comportamenti anomali»
A caldo i più esagitati non le hanno mandate a dire. Ma anche a freddo la rabbia non si è placata. «Presidente, chieda scusa a tutta la città per non essersi accorto di cosa stava succedendo già venerdì e sabato», ha scritto nel sito della società Renzo Donin, tifoso ardente. Cosa sarebbe successo? «Strane giocate prima della partita e non solo dal Veneto». «Comportamenti anomali in campo». Si scalda anche Lorenzo Veronese, che la spiega così: «Venerdì la vittoria del Torviscosa era data a 6/7 euro, con il passare delle ore la quota è scesa di brutto, fino ad arrivare a pochi minuti prima della partita a 3 euro. Ora, per chi capisce un pò di scommesse, una quota che si abbassa di 4 euro non è normale, vuol dire che sono stati puntati molti soldi su questa quota e non stiamo parlando di 1000/2000 euro. Allora le cose sono due, o la partita in qualche modo è stata condizionata a favore del Torviscosa, oppure tutte quelle persone che hanno puntato un sacco di soldi sono dei maghi. Io dico che per giocare denaro pesante su una quota così alta, significa che qualcosa può essere trapelato. Se davvero la società non era a conoscenza di questa cosa, spero indaghi».
La società: «Gravi fatti»
La reazione dell’Union Clodiense non si è fatta attendere: «In riferimento ai gravi fatti accaduti domenica scorsa nel post partita, si comunica che la società e la squadra sono profondamente scossi da quanto si é verificato. Ci auguriamo un rasserenamento degli animi ed un comportamento civile e collaborativo per proseguire insieme il nostro percorso sportivo manifestando la nostra solidarietà alle persone coinvolte. La Direzione Sportiva Union Clodiense Chioggia Sottomarina».
Un comunicato che ha finito per alimentare l’incendio: «Cosa c’entrano queste scuse, tranne che lei, presidente, ci chieda scusa e abbia segnalato il caso agli inquirenti, se fosse così le saremo grati». «Fatti gravi, scrivono, di cui sono a conoscenza solo alcune persone evidentemente, perché non ce n’è traccia a livello mediatico. Quindi se ci sono delle scuse sarebbe opportuno capire a cosa si riferiscono, un comunicato messo giù così serve a ben poco. A meno non ci deva scusare tra pochi intimi». Qualcuno è andato giù pesante: «Borsellino diceva se vuoi scoprire la mafia scopri i flussi di danaro, mentre nel calcio se vuoi scoprire le partite vendute segui le quote». Insomma, a Chioggia è bufera.
Il sindaco: «Abbassiamo i toni»
«Non voglio dire nulla», ha tagliato corto il presidente della Clodiense, Ivano Boscolo Bielo, contattato dal Corriere della Sera. Visto il polverone, ha deciso di scendere in campo il sindaco, Mauro Armelao: «Invito tutti ad abbassare i toni, per il bene della squadra e della nostra città. Abbiamo perso, vabbè, ci stanno un paio di sconfitte in una stagione anche per chi punta al passaggio di categoria. Domenica ero allo stadio anch’io ma ho dovuto andar via prima, quando eravamo sul 2-0, non hoi visto cos’è successo dopo ma mi sembra tutto molto esagerato. Quanto alle scommesse, non riesco proprio a capire come una squadra possa vendersi una partita. Cosa fanno, si mettono tutti d’accordo?».
L’indagine della Procura federale
Ciliegina sulla torta, l’apertura di un’indagine da parte della Procura federale della Figc. «Anche se al momento dall’Agenzia dei monopoli non abbiamo ricevuto segnalazioni di flussi anomali di puntate».
Fra tanta confusione c’è chi cerca di mettere un po’ d’ordine. «Se la società facesse chiarezza verrebbero forse messe a tacere molte voci che non c’entrano nulla con quello che viene evidenziato dal comunicato — fa notare Andrea Boscolo Cengion, tifoso moderato — Anche perché vedo gente che non sa di cosa si parli». Con lui, tenta invano di spegnere l’incendio Tania Favaro che conosce il mister: «Conoscendo Andreucci, penso che preferirebbe morire che vendere una partita! E se mai avesse avuto anche solo il sentore che uno dei suoi uomini o collaboratori avesse potuto tradire la causa, sarebbero ancora appesi al muro. Vecchia scuola, il calcio vero! Forza Union! Alè!». C’è qualcuno che cerca di andare oltre: «Concentriamoci per la partita di Campodarsego!!». «Forsa Ciosa!», urlano da queste parti.
Ma gli altri sbuffano come mantici: «Venduti!».
E se fosse tutta e solo una grande baruffa chiozzotta?
18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 18:27)
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, 2022-11-19 11:16:00, Domenica scorsa la Clodiense, che guida il campionato di serie D, ha perso 0-3 con il Torviscosa, fanalino di coda. Botte a un dirigente. Gli ultrà: partita venduta, scommesse anomale. Interviene il sindaco: «Non disuniamoci», Andrea Pasqualetto