di Valerio Cappelli
Il grande giorno, amici d’infanzia nella vita e in questa storia centrata sulla famiglia che celebra il matrimonio dei loro figli (con Baglio terzo incomodo). La caduta delle illusioni, il disincanto, i tradimenti. Ma la vita apre altre porte
Un film (anche) malinconico? Perch no, dicono Aldo, Giovanni e Giacomo. Con Il grande giorno i tre sono di nuovo tra noi alle feste di Natale, stesse copie di una volta, 600, stesso regista, Massimo Venier, stesso distributore, Medusa che lo fa uscire il 22. E l’amministratore delegato Giampaolo Letta spera di infilarsi negli interstizi dei blockbuster: Se Avatar ci permette di guadagnare qualcosa…. Veterani del buonumore casto e un po’ vintage. Via nudit e volgarit, come sempre. Ma anche via la gestualit larga da folletti, le facce. Eppure, 31 anni dopo l’inizio del loro sodalizio, c’ sempre l’ansia da prestazione. Giacomo: Le gambe gi mi fanno Giacomo Giacomo, non si sa mai come verremo percepiti. L’abitudine la sconfiggiamo dilatando i tempi delle reunion, ognuno di noi fa altre cose. Giovanni: Il futuro incerto, noi cerchiamo di programmare il presente, quindi non ci pensiamo. Aldo: Quando ci vediamo nasce sempre la scintilla.
Il titolo Il grande giorno , ed quello che celebra il matrimonio tra la figlia di Giovanni e Lucia Muscino, con il figlio di Giacomo e Antonella Attili. Lucia per (definita suo malgrado Barbie vintage, certo un po’ pesante, commenta giustamente lei) l’ex moglie. Alle nozze si presenta con Aldo, il nuovo compagno. Giacomo e Giovanni nel film come nella vita si conoscono da sempre, sono soci, si occupano di arredi. Il matrimonio dei figli il suggello della loro amicizia, lo vogliono da favola, sul Lago di Como, fuochi d’artificio, canta Francesco Renga, chef stellati. Aldo getta lo scompiglio con le gaffe, e siamo nel lato comico. Sotto serpeggia il malessere. Il capitolo malinconia, in una storia centrata sulla famiglia, genitori che invecchiano e figli che crescono, da maneggiare con cautela: anche questo mette ansia con gli incassi natalizi.
La caduta delle illusioni, il disincanto, i tradimenti, tutto finisce: ma si aprono altre porte. Si ritrovano nel momento in cui si dicono addio, e grazie a quello avranno una vita felice, aggiunge Venier. Lui parte da spunti offerti dalle vite del trio, per esempio da ci che Giovanni disse al (vero) matrimonio di sua figlia, ho citato Mulan, il cartoon, quando il padre dice piangendo che la mia bambina cresciuta. Il mio personaggio non vede ha un senso dolente della vita che mi appartiene, dice Antonella Attili, new entry, che dice, gli attori mi annoiano, loro invece sul set non erano mai autocelebrativi, Giovanni sempre parlava di botanica….
16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 19:03)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-12-16 18:12:00,
di Valerio Cappelli
Il grande giorno, amici d’infanzia nella vita e in questa storia centrata sulla famiglia che celebra il matrimonio dei loro figli (con Baglio terzo incomodo). La caduta delle illusioni, il disincanto, i tradimenti. Ma la vita apre altre porte
Un film (anche) malinconico? Perch no, dicono Aldo, Giovanni e Giacomo. Con Il grande giorno i tre sono di nuovo tra noi alle feste di Natale, stesse copie di una volta, 600, stesso regista, Massimo Venier, stesso distributore, Medusa che lo fa uscire il 22. E l’amministratore delegato Giampaolo Letta spera di infilarsi negli interstizi dei blockbuster: Se Avatar ci permette di guadagnare qualcosa…. Veterani del buonumore casto e un po’ vintage. Via nudit e volgarit, come sempre. Ma anche via la gestualit larga da folletti, le facce. Eppure, 31 anni dopo l’inizio del loro sodalizio, c’ sempre l’ansia da prestazione. Giacomo: Le gambe gi mi fanno Giacomo Giacomo, non si sa mai come verremo percepiti. L’abitudine la sconfiggiamo dilatando i tempi delle reunion, ognuno di noi fa altre cose. Giovanni: Il futuro incerto, noi cerchiamo di programmare il presente, quindi non ci pensiamo. Aldo: Quando ci vediamo nasce sempre la scintilla.
Il titolo Il grande giorno , ed quello che celebra il matrimonio tra la figlia di Giovanni e Lucia Muscino, con il figlio di Giacomo e Antonella Attili. Lucia per (definita suo malgrado Barbie vintage, certo un po’ pesante, commenta giustamente lei) l’ex moglie. Alle nozze si presenta con Aldo, il nuovo compagno. Giacomo e Giovanni nel film come nella vita si conoscono da sempre, sono soci, si occupano di arredi. Il matrimonio dei figli il suggello della loro amicizia, lo vogliono da favola, sul Lago di Como, fuochi d’artificio, canta Francesco Renga, chef stellati. Aldo getta lo scompiglio con le gaffe, e siamo nel lato comico. Sotto serpeggia il malessere. Il capitolo malinconia, in una storia centrata sulla famiglia, genitori che invecchiano e figli che crescono, da maneggiare con cautela: anche questo mette ansia con gli incassi natalizi.
La caduta delle illusioni, il disincanto, i tradimenti, tutto finisce: ma si aprono altre porte. Si ritrovano nel momento in cui si dicono addio, e grazie a quello avranno una vita felice, aggiunge Venier. Lui parte da spunti offerti dalle vite del trio, per esempio da ci che Giovanni disse al (vero) matrimonio di sua figlia, ho citato Mulan, il cartoon, quando il padre dice piangendo che la mia bambina cresciuta. Il mio personaggio non vede ha un senso dolente della vita che mi appartiene, dice Antonella Attili, new entry, che dice, gli attori mi annoiano, loro invece sul set non erano mai autocelebrativi, Giovanni sempre parlava di botanica….
16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 19:03)
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, Valerio Cappelli