Cara Delevingne ammette: Sono stata in rehab e non mi drogo da 4 mesi, devo ringraziare quelle foto in aeroporto

di Simona Marchetti

A settembre dello scorso anno i paparazzi la immortalarono al Van Nuys di Los Angeles scalza e in evidente stato confusionale e grazie a quegli scatti l’attrice ha quindi deciso di entrare in un centro di riabilitazione per farsi curare

In un certo senso Cara Delevingne deve la sua vita ai paparazzi. Non fosse stato per quelle foto che le scattarono a settembre del 2022 all’aeroporto Van Nuys di Los Angeles, dove era scalza, spettinata e in evidente stato confusionale, l’attrice non si sarebbe infatti mai resa conto di quali fossero le sue reali condizioni, non avrebbe mai deciso di farsi curare e oggi non sarebbe pulita da quattro mesi. Parlando di quelle foto, avevo liquidato la questione spiegando che non avevo dormito e non stavo bene – ha ammesso la Delevingne in un’intervista a Vogue che le ha dedicato la cover story di aprile – .Non puoi scappare dalle cose che accadono nella tua vita, ma era quello che volevo fare: fingere semplicemente che non esistessero. Non volevo affrontare nulla. Ma a un certo punto ho pensato, ok, non ho un bell’aspetto. A volte si ha bisogno di un confronto con la realt, quindi in un certo senso sono grata per quelle foto, mi hanno aperto gli occhi, il modo in cui vivevo non era sostenibile.

Durante la terapia, l’attrice ha affrontato il suo passato fatto di dipendenze gi in tenera et (A 7 anni mi sono svegliata con i postumi di una sbornia) e di traumi familiari connessi all’abuso di sostanze e scendere a patti con tutte queste brutture stato il primo passo per guarire. Siamo umani, cadremo e commetteremo errori, passeremo attraverso mille difficolt, ma cos che ci rialzeremo – ha scritto l’attrice nel post su Instagram a corredo della copertina di Vogue – . I tempi duri non sono definitivi. Le circostanze difficili non devono trattenerci n definirci, c’ speranza. Sempre. Sono grata e orgogliosa e pronta per tutto quello che verr. Ricordate che non mai troppo tardi per cambiare la direzione della storia. E a quelli che stanno ancora lottando, non mollate, non siete soli.