Caracciolo: Mi candido a segretario regionale del Pd. E la Capone è incoerente

Caracciolo: Mi candido a segretario regionale del Pd. E la Capone è incoerente

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politica Mezzogiorno, 4 gennaio 2023 – 10:02 Il capogruppo dem in Regione: Loredana ha presentato Bonaccini e ora sostiene Schlein. Ci sono quelli che vogliono sostituire Decaro nella corsa a governatore. Inappropriate le parole del sindaco sui consiglieri, ma nessuno lo divider da Emiliano di Francesco Strippoli Filippo Caracciolo Il capogruppo Filippo Caracciolo annuncia la propria probabile candidatura alla segreteria regionale del Pd. E in questa veste prova a far da paciere tra le due personalit di spicco del partito: Michele Emiliano e Antonio Decaro.Governatore e sindaco duellano sulla data delle Regionali. La diatriba non s’ fermata neppure a Natale.Non sar una data a rompere la relazione umana e politica tra Michele e Antonio. La loro unit e la loro forza ci ha consentito di vincere in Regione e di continuare a guidare il Comune di Bari, dove Decaro ha saputo dimostrarsi amministratore capace e attento.Parole al miele, ma le polemiche ci sono.Non le nascondo. Io penso siano dovute soprattutto al momento che stiamo attraversando. Il congresso del Pd sta alimentando divisioni pure nel gruppo consiliare in Regione. A cominciare dalla sorprendente decisione della presidente dell’Assemblea, Loredana Capone.A quale decisione si riferisce?Quella di aderire alle posizioni di Elly Schlein, dopo essere stata la presentatrice sul palco alla manifestazione di Stefano Bonaccini a Bari. Non penso sia stata fulminata in una notte da Schlein. La sua una incoerenza che non fa bene neppure al ruolo istituzionale che ricopre.Parla da sostenitore di Bonaccini.Sostengo Bonaccini e non sono il solo, anche Emiliano e Decaro lo sostengono. Ma io voglio dire che in questa fase agitata pu succedere che le frizioni e i contrasti tra le persone aumentino. naturale che succeda. Io, per parte mia, non nascondo di coltivare un progetto: la candidatura alla segreteria regionale del partito. Lei il primo a venire allo scoperto.Non ho ancora deciso definitivamente. Sto portando avanti una riflessione con un gruppo di amici. Voglio capire bene i tempi del congresso – visto che c’ aria di slittamento – prima di sciogliere definitivamente la riserva.Torniamo ai contrasti tra Emiliano e Decaro.Penso sia sbagliato dire Emiliano. Il famoso emendamento di cui si parla – che tiene in vita l’Assemblea per qualche mese in caso di dimissioni del governatore – stato voluto dal Consiglio regionale. Alimentare l’immagine del dissidio tra i due sbagliato. Innescare la lite l’aspirazione del centrodestra e anche di qualcuno nel centrosinistra. Come noto, i detrattori, anche nel nostro campo non mancano.E chi sarebbero?Per esempio quelli che aspirano a fare il candidato presidente al posto di Decaro. Chi sono? Non faccio nomi, per ora. Confido per nel fatto che l’intelligenza e la generosit di Michele e Antonio riporter il sereno in casa del Pd. Ormai chiaro che il loro atteggiamento, chiamiamolo pure il “giochino”, di dividersi e poi riconciliarsi, ha creato molti malumori. come se tanti consiglieri avessero detto: non possiamo essere solo spettatori passivi. L’emendamento risponde ad un duplice tentativo: dividerli e far capire loro che non possono decidere tutto da soli.Decaro stato durissimo. Ha parlato di legge anti decenza e additato le indennit dei consiglieri. Non parlava solo al centrodestra, pure al centrosinistra. vero, parole dure, anche inappropriate, una caduta di stile per uno come lui. Penso che occorra avere sempre rispetto verso i luoghi delle istituzioni. Anche per quei banchi nei quali stato seduto da capogruppo del Pd. Perch lo ha fatto?Ha scritto un post su Facebook. Antonio si sempre fatto guidare da un certo stile nella comunicazione, diciamo cos, molto diretto: per distinguersi dal suo predecessore Emiliano e da chiunque altro. Un modo di atteggiarsi e di comunicare che gli consente di godere di visibilit e considerazione sui social. Non solo per quello che fa ma anche per come dice le cose, a volte maltrattando la politica che non gli piace. Temi su cui prova a mettersi in sintonia con gli utenti dei social.Qual il momento migliore per andare a votare, secondo lei? presto per dirlo. Ci sono diverse variabili di cui tener conto. Per esempio il congresso del Pd. Se prevale Bonaccini un conto, se perde un altro. Mi risulta che il candidato segretario abbia parlato con Emiliano e con Decaro e abbia escluso l’election day. Ovvio che se Bonaccini non sar il leader, la linea potrebbe cambiare. E poi c’ da indicare il candidato sindaco a Bari e definire il tema delle alleanze.Un tema cruciale, quest’ultimo. Emiliano lavora con il M5S e Decaro no.La coalizione deve ripartire da Pd, M5S e civiche. Se poi Azione e Italia viva trovano l’intesa nazionale con il Pd, anche a livello regionale se ne dovr trarre le conseguenze. Ma, insisto, il rapporto con i 5 Stelle importante. E Decaro dovrebbe aprire il proprio orizzonte politico al confronto con loro. Prima o dopo dovr farlo. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 4 gennaio 2023 | 10:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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