di Laura Martellini
L’episodio è accaduto venerdì poco dopo la visita alla struttura da parte del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi
Un’aggressione nel carcere di Regina Coeli, l’ennesima, riaccende un faro sulle condizioni di sovraffollamento e necessità di maggiori controlli sulla struttura di Trastevere: l’episodio è avvenuto ieri, poco dopo la visita alla struttura da parte del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi. Una coincidenza che non è passata inosservata. Secondo i dati del ministero della Giustizia, l’istituto sul lungotevere al 31 maggio scorso aveva 943 reclusi su 615 posti. Per i sindacati la penitenziaria è invece sotto organico di 500 unità.
«Due agenti della polizia penitenziaria sono stati feriti da un detenuto» denuncia Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe. «Dopo la visita del capo del Dap, che si è trattenuto fino alle 18 circa presso il Reparto di seconda accoglienza, il cosiddetto repartino di osservazione psichiatrica, un detenuto italiano la cui pena finirà nel 2044 ha aggredito alle spalle, senza apparente motivo, due poliziotti, che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. L’uomo, in carcere per omicidio e incendio, proviene da Viterbo e da altri istituti dove si è messo in evidenza per la sua aggressività». Il Sappe definisce la situazione «allarmante»: «Abbiamo tenuto nei giorni scorsi una manifestazione di protesta davanti al carcere per sollecitare interventi a tutela del personale, ma nulla è accaduto».
Non esita a definire Regina Coeli «una polveriera» Ciro di Domenico della funzione pubblica Cgil Roma Lazio, polizia penitenziaria: «Da tempo — osserva — si stanno registrando episodi di questo genere, per questo nei giorni scorsi è stato indetto lo stato di agitazione con un presidio di protesta. La sicurezza degli agenti è quotidianamente messa in discussione. Anche ieri, non appena il capo Dap si è congedato dalla struttura, nel tardo pomeriggio, un detenuto ha nuovamente aggredito un poliziotto». Per Mirko Manna della funzione pubblica Cgil nazionale «è tempo di dare un autorevole indirizzo politico al carcere di Regina Coeli, iniziando con i cambi dei dirigenti, a salvaguardia di tutta la comunità penitenziaria capitolina. Si dia seguito all’assegnazione del dirigente di polizia penitenziaria Gianluca Collella, regolare vincitore di interpello — si chiede — affinché vi sia una sicura e apprezzabile gestione del personale».
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2 luglio 2022 (modifica il 2 luglio 2022 | 20:42)
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, 2022-07-02 19:29:00, L’episodio è accaduto venerdì poco dopo la visita alla struttura da parte del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi , Laura Martellini