di Claudio Del Frate
Il porporato, fine intellettuale e biblista, su Twitter invita i follower a discutere con lui delle canzonette dell’Ariston: Aiutatemi a comprendere le voci pi giovani
Stasera guarder Sanremo e nei prossimi giorni vorrei condividere con voi, come ogni anno, le canzoni che pi mi colpiscono: un dottore della Chiesa, cardinale e biblista raffinatissimo che scende nel campo minato di Twitter tra lasciandole Sacre Scritture e misurandosi con i testi delle canzonette? Esatto. Tra le decine di milioni di spettatori del Festival c’ anche il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura che sul suo profilo social ha svelato la sua passione per il mondo delle rime sole-cuore-amore.
una passione, quella del cardinale, che non nasce oggi. Ravasi, per, chiede ai suoi follower (quasi 120.000) di condividere pareri, suggestioni notizie sugli artisti che via via sfilano sul palco dell’Ariston. Mi piacerebbe, per, che voi faceste la stesso con me – anche per aiutarmi a comprendere le voci pi giovani, magari distanti dal mio orizzonte musicale! twittava alla vigilia della prima serata di marted.
Un lato sorprendente, nel poliedrico personaggio, in pratica ministro della cultura del Vaticano autore di testi impegnativi come La Bibbia secondo Borges , Breve storia dell’anima, Bibbia ed ecologia. Ravasi per intellettuale che non disdegna di misurarsi con la contemporaneit ( di frequente ospite di trasmissioni televisive) compresa quella chiassosa e non sempre misurata di Sanremo.
Mi sembra che i veri protagonisti di Sanremo ieri non siano stati i brani. Ho comunque apprezzato i messaggi (e le provocazioni) di Chiara Ferragni e Benigni con il riferimento alla Costituzione, ma non i gesti quasi vandalici, fossero essi pianificati o no ha scritto ad esempio a chiusura della prima serata. I commenti sulla timeline sono rispettosi del padrone di casa e del suo lignaggio ma c’ chi non rinuncia ad esempio a ricordare al porporato che sfasciare in diretta strumenti musicali o arredi cosa in voga almeno dai tempi del punk.
E cos, ieri, dopo aver ricordato la nascita del poeta Giuseppe Ungaretti (di cui propone il testo Agonia, commentando evadiamo dal perimetro della nostra gabbia), Ravasi pubblica brani di testi sanremesi che sembrano averlo colpito. Ad esempio quello di Will (Ma a volte io mi sento stupido, volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano, volevo fare il poeta, ora l’essere umano)o degli Articolo 31 ( Non volevamo crescere, ma successo tutto a un tratto e fai tutte le cose che giuravi non avresti fatto). Per finire con le liriche di Colapesce e Dimartino (Preferisco il rumore delle metro affollate a quello del mare. Ma che mare, ma che mare, meglio soli su una nave per non sentire il peso delle aspettative).
Chiss se stasera il cardinale trover tempo di seguire in tv la terza serata del Festival. Gli impegni pressano e alle 18 Ravasi atteso a Brescia dove terr una lectio magistralis dal titolo …Et noli contrastari! Guardare al futuro con fiduciosa speranza.
9 febbraio 2023 (modifica il 9 febbraio 2023 | 16:37)
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