“Sono anni che le Segreterie scolastiche soffrono di carenza cronica di personale, stabile e qualificato, sia nei profili di Assistente Amministrativo che, ancor più grave, di DSGA. Con l’autonomia, ormai “maggiorenne” già da diversi anni, non sono state mai attuate, da nessun Governo, le necessarie “riforme” per rendere veramente autonome, efficienti ed efficaci le Scuole italiane”: inizia così la lettera inviata al ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara dai dirigenti scolastici della provincia di Pisa.
La lettera prosegue:
Nonostante l’aumento del carico di responsabilità in capo ai Dirigenti scolastici, soprattutto in tema di pratiche amministrative, gare d’appalto, gestione del personale, contratti di lavoro, supporto a INPS per pensioni e TRF/TFS e agli Uffici Territoriali per la gestione delle GPS e delle nomine annuali, tralasciando quelle relative alla sicurezza ex
D.Lgs. n. 81/2008 e ss. mm. e ii., non un euro è stato destinato ad una vera e stabile formazione del personale ATA (DSGA, AA, AT, CS) se non qualche corso tra il 2012 e il 2017 e poi niente più, se non con attività organizzate a livello di Istituto o di rete di scuole e con risorse proprie.
Orbene, visto che in molti Istituti (soprattutto quelli più “problematici”) la quota di personale ATA stabile varia tra il 50% e il 70%, non può essere il singolo Istituto a farsi carico della formazione del personale precario che annualmente va alla “caccia” di un posto di lavoro o di una posizione più elevata (CS che fanno gli AT o gli AA, o AA che assumono il ruolo di DSGA F.F.), a maggior ragione visto che non è possibile procedere per “chiamata diretta” ma esclusivamente per scorrimento di graduatorie.
Comprendiamo perfettamente che nessun Ministro voglia o possa stravolgere gli accordi con le OO.SS. sulla “chiamata”, ma almeno mettere a disposizione del “sistema” degli strumenti di “compensazione” lo auspichiamo tutti da almeno 10 anni.
Ci permettiamo quindi, da soggetti che hanno “le mani in pasta”, di suggerire alcune possibili azioni correttive all’attuale sistema, le prime tre da attuare dall’A.S. 2024/2025, la quarta sin dall’A.S. 2023/2024:
1. non potendo “eliminare” le graduatorie, introdurre come requisito obbligatorio alla “chiamata”, ovvero all’assunzione di ruoli “superiori”, la frequenza annuale di specifici corsi di formazione, con esame finale per l’accertamento dell’acquisizione delle competenze previste e relativo rilascio di apposito attestato, organizzati a livello territoriale, nel periodo estivo (luglio-agosto) e, per non paralizzare le scuole, fuori dal proprio orario di servizio (come fanno i docenti). Che i Soggetti erogatori siano gli USR o le Scuole Polo di Ambito non importa: basta che le tematiche siano individuate dalle scuole e che non siano affidati a soggetti diversi da USR e Istituti scolastici. Chi non partecipa resta “tagliato fuori” dagli incarichi da graduatorie (di qualunque natura) per l’A.S successivo;
2. per tutti i profili ATA con contratto a TD annuale (30/06 o 31/08), condizionare la prosecuzione del rapporto di lavoro a seguito del superamento di un periodo di prova di un mese, con osservazione a cura di una Commissione composta da: DS, DSGA e della RSU (considerato un soggetto unico): chi non supera il periodo di prova, oltre alla cessazione del rapporto di lavoro in essere, perde la possibilità di avere ulteriori contratti a TD, anche temporanei, per tutto l’A.S.;
3. nonostante siano attive diverse Convenzioni CONSIP per acquisti di beni e servizi per le PP.AA. (telefonia/dati, fotocopiatrici, ecc.), non capiamo il motivo per il quale non ve ne siano per la fornitura di un SW gestionale UNIVOCO ad uso delle Scuole (Registro elettronico, gestionali amministrativi, ecc.), ovvero direttamente fornito dal Ministero, così come avviene invece per altre strutture pubbliche quali ad esempio Agenzia delle entrate, INPS, INAIL, ecc. La disponibilità/ricorso ad applicativi diversi da Scuola a Scuola, oltre che creare problemi alla migrazione dei dati, rende ancora di più complessa la gestione del personale AA precario, dovendo ogni volta formare i “nuovi” allo specifico applicativo in uso alla Scuola, spesso diverso da quello utilizzato nella Scuola di servizio nell’A.S. precedente o fino a pochi giorni prima nel caso di contratti brevi e saltuari in corso d’anno;
4. poiché in questo anno scolastico 2022/2023 diversi USR non hanno autorizzato le proroghe al 31/08 (ma nemmeno al 31/07) degli AA che hanno ricoperto i posti lasciati vacanti (fino al 31/08) dagli AA che hanno accettato l’incarico di DSGA F.F., non si
comprende perché nel CCNI sulle utilizzazioni tali posti non siano resi disponibili sin da subito al 31/08. Infatti, le scuole in cui si verifica tale situazione sono penalizzate due volte: perdono, per un anno intero, una risorsa umana formata e specializzata
(infatti va a svolgere il ruolo di DSGA) che viene sostituita spesso con AA a TD provenienti dai ruoli di CS (che non è detto abbiano competenze), e poi, meschine, si ritrovano senza questi ultimi – su cui comunque le scuole hanno investito nei 9 mesi precedenti – dal 1° luglio in poi.
Ci chiediamo dunque:
a) quale danno all’erario si compie se in quella scuola comunque era occupato un posto al 31/08 dal “di poi” DSGA F.F.?
b) qual è la ratio di questo “problema” che viene creato alle scuole?
c) è colpa delle scuole se mancano i DSGA, gli AA, gli AT perché non vengono fatti i concorsi?
d) se in una scuola con 7 AA, 4 di questi vanno a fare i DSGA F.F., tra luglio ed agosto ci troveremo costretti a chiudere le segreterie giacché le ferie sono un diritto irrinunciabile e poi, come sappiamo, ci sono casi di permessi ex Legge n.
104/92, permessi personali, malattie, ecc.: facciamo il bene della Comunità? Eroghiamo correttamente il servizio?
e) come la mettiamo con tutti gli adempimenti connessi al Codice degli appalti (ANAC, trasparenza, verifiche, ecc.) per le ingenti risorse assegnate alle Scuole (PNRR e PON)? Alcune si ritrovano a gestire oltre 1.000.000,00 € di finanziamenti con il solito personale – se non meno (post Gelmini) – di 15 anni fa quando, sostanzialmente, era da gestire la misera dotazione ordinaria che, al massimo, arrivava a 60-80.000,00 €/anno: un’azienda privata nelle nostre condizioni sarebbe fallita dopo 6 mesi…
Tutto questo senza alcuna polemica o critica: è solo un “grido” di aiuto per poter fare del nostro meglio come Dirigenti scolastici, DSGA, personale ATA e Docente. Noi siamo, insieme agli EE.LL., il Vs. “front office” verso l’utenza, verso gli attuali e futuri cittadini e cittadine.
Per favore, dateci una mano a far vedere che, se si vuole, la PA può lavorare bene e la Scuola, come la Sanità, deve essere operativa davvero e non barcamenarsi a trovare “soluzioni creative” per tamponare le inefficienze del “sistema”.
A Sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento e confronto costruttivo, quando, dove e nelle forme che la S.V. riterrà più opportune.
, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.orizzontescuola.it/carenza-cronica-di-personale-ata-stabile-e-qualificato-periodo-di-prova-di-un-mese-ai-supplenti-i-dirigenti-scolastici-di-pisa-scrivono-a-valditara/, Cronaca, https://www.orizzontescuola.it/feed/, redazione,