di Marco Galluzzo
La ministra per il Sud e deputata di Azione: «Sono certa che saremo la sorpresa di queste elezioni». Su Forza Italia afferma: «Si è sottomessa agli interessi di Salvini e Meloni»
Mara Carfagna, oggi nasce il terzo polo con l’accordo fra Calenda e Renzi: che cosa offrite di diverso ai cittadini rispetto agli altri due schieramenti?
«Tutto. Proponiamo agli italiani una scelta di continuità con il governo di salvezza nazionale di Mario Draghi, che è stata un’esperienza mal sopportata da entrambi i poli proprio perché profondamente diversa dalle abituali pratiche della politica italiana. Crediamo nella cultura del risultato, rifiutiamo la demagogia alla quale destra e sinistra continuano ad attingere a mani piene, scommettiamo sulle possibilità dell’Italia e non sulle sue paure».
In Italia spesso i programmi elettorali sono slogan che restano inattuati, perché credere in voi?
«Perché non proponiamo slogan ma la continuità con un metodo già verificato, che ha prodotto risultati, quello del governo Draghi: 8 miliardi di riduzione delle tasse, oltre il 6 per cento di incremento del Pil nel 2021, oltre il 3 per cento nel 2022, quattrocentomila nuovi posti di lavoro in un anno, molti dei quali a tempo indeterminato, un Pnrr che finanzia la moltiplicazione dei servizi, delle opportunità e dello sviluppo in ogni area del Paese».
Renzi e Calenda sono due liberisti in un paese di corporazioni, interessi stratificati, lobby inscalfibili. A molti quello per voi può sembrare un voto a perdere.
«Il voto a perdere è quello agli altri. Basta guardarne i risultati: dieci anni di instabilità e finte rivoluzioni che hanno affondato il Paese. Non abbiamo mai visto né la rivoluzione sovranista, né la rivoluzione grillina, né la rivoluzione di sinistra, ma solo un aumento della contrapposizione urlata e talvolta dell’odio. Credo che il Paese sia stufo di avventure: chiede protezione e serietà, un governo di cui fidarsi e a cui poter affidare il proprio futuro».
I sondaggi sono a tratti impietosi. Che obiettivi vi date in termini di consenso?
«Sono certa che saremo la sorpresa di questa elezione. Non mi avventuro in previsioni, non è nel mio stile».
Che cosa contate di recuperare dell’agenda Draghi?
«Il Pnrr e tutte le riforme connesse, innanzitutto. E siamo l’unica forza che lo dice chiaramente, senza ambiguità. Né la destra né la sinistra hanno pronunciato parole trasparenti su questo. A destra, in particolare, le anticipazioni del programma parlano di rinegoziare il Piano con l’Europa, il che significa fermare tutto, erogazione dei fondi, cantieri, investimenti, finché il negoziato non andrà in porto. È una follia».
Lei pensa che il premier possa ancora avere un ruolo politico?
«Me lo auguro innanzitutto da cittadina. Sarebbe la soluzione ideale per l’Italia, la rimetterebbe in carreggiata per le prossime due generazioni».
Mi dia tre motivi validi per votarvi.
«Posso anticiparle quel che dirò in campagna elettorale a chiunque vorrà ascoltare: ma non siete stufi di una politica che usa i problemi per diffondere paura e insicurezza, anziché risolverli? L’Italia, lo hanno dimostrato gli ultimi 18 mesi, può essere un Paese normale, ben governato, senza tensioni, che affronta e risolve con efficacia le difficoltà che si presentano, persino difficoltà enormi come il Covid o la crisi del gas. Azione difende questo metodo di governo e questa visione di Paese».
Lei che ruolo avrà nel partito di Calenda?
«Non ho chiesto alcun ruolo. E sono rimasta davvero colpita dalla famiglia politica di Azione: appassionata, competente, protesa a un percorso che va ben oltre le prossime elezioni. Lavoriamo, tutti, per costruire una prospettiva di lungo periodo, destinata a durare, che costruisca un nuovo baricentro politico per il nostro Paese».
Come guarda da ex a Forza Italia e al centrodestra?
«Credo che abbiano commesso un grande errore mettendo alla porta Mario Draghi. La gran parte dei loro elettori e molti dirigenti non hanno né capito né condiviso. E l’errore più grande lo ha compiuto Forza Italia : si è sottomessa agli interessi individuali di Matteo Salvini e Giorgia Meloni anziché difendere gli interessi del suo elettorato che tutto voleva tranne una crisi».
Calenda dice che il Pd non è capace di produrre programmi se non contro qualcuno. Condivide?
«Blandire il “voto contro” è un vizio tutto italiano. A sinistra come a destra da un ventennio si fanno campagne elettorali così. Sappiamo tutti cosa hanno prodotto: una società spaccata, una larga delegittimazione della politica, instabilità e confusione. La sfida di Azione è uscire da questo eterno remake dello stesso film: sappiamo che gli italiani ne sono stufi, col voto del 25 settembre pensiamo che si possa cominciare una storia nuova e migliore».
12 agosto 2022 (modifica il 12 agosto 2022 | 07:08)
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, 2022-08-12 05:36:00, La ministra per il Sud e deputata di Azione: «Sono certa che saremo la sorpresa di queste elezioni». Su Forza Italia afferma: «Si è sottomessa agli interessi di Salvini e Meloni» , Marco Galluzzo