di Redazione Sport
La ginnasta, campionessa mondiale alla trave 2013: «I miei disturbi alimentari sono cominciati quando avevo 8 anni. Sono tutte cose passate ma che nella testa non passano mai»
Alle denunce delle Farfalle della ritmica si aggiunge una nuova, potente, voce. È quella di Carlotta Ferlito, 27 anni, campionessa mondiale alla trave nel 2013 e due partecipazioni alle Olimpiadi (Londra 2012 e Rio 2016). Anche lei ha subito abusi psicologici, pressioni legate al peso. «Mi chiamavano maiale e mi dicevano che ero grassa. A 8 anni, ripeto 8 anni, mi hanno chiesto di dimagrire di un chilo. Ho subito chiamato mio padre che si è messo a ridere, pensava fosse uno scherzo», ha raccontato in un video condiviso sul suo profilo di Tik Tok.
Carlotta ha parlato del suo rapporto con il cibo: «Voglio aprirmi di più con voi per quanto riguarda i disturbi alimentari. Non voglio metterli sul piatto d’argento perché fanno schifo, non vanno romanticizzati. Mi aiuta molto poi parlarne e documentare cosa mi passa per la testa quando devo scegliere cosa mangiare o quando mi vengono i sensi di colpa — le sue parole —. I miei disturbi alimentari cominciano quando avevo tipo 8 anni. Al mio collegiale di ginnastica c’era un’allenatrice, che non era neanche la mia, che mi ha chiesto: “Quanti biscotti hai mangiato questa mattina? Io le rispondo: “Sei”. E lei: “Ma perché non 5?”. Raga mi allenavo 3 volte al giorno».
Ferlito racconta alcuni episodi che l’hanno condizionata: «Una volta mi hanno pesata ed ero 26,7 chili, la settimana dopo, ripeto avevo 8 anni, ero 27,6. Probabilmente non ero andata in bagno, avevo bevuto più acqua, non lo so. Così mi hanno detto che sarei dovuta dimagrire. Ero sotto shock, ho chiamato mio padre e gli dico che dovevo perdere un chilo. Lui stava ridendo, manco ci credeva. “Carlotta la prossima volta sali sulla bilancia tira dentro la pancia”, mi ha detto. Io, che ero piccola, ci ho creduto e la volta dopo pesavo di nuovo 26,7, ma perché ero andata in bagno. Ho comunque chiamato papà dicendogli che la sua tecnica aveva funzionato. Ma potrei raccontarvene un milione di altri episodi, nel periodo prima delle Olimpiadi di Londra saltavo sempre la cena».
Passano gli anni, ma una traccia resta ancora, resta sempre, difficile da cancellare: «Sono tutte cose passate ma che nella testa non passano mai. L’anno scorso ho perso peso per un motivo personale, ma mi vedevo meglio fisicamente e ho fatto un’estate in cui ho rasentato la malattia. A settembre la cosa è degenerata, adesso sono in terapia e sto cercando di migliorarmi».
11 novembre 2022 (modifica il 11 novembre 2022 | 20:26)
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, 2022-11-11 19:26:00, La ginnasta, campionessa mondiale alla trave 2013: «I miei disturbi alimentari sono cominciati quando avevo 8 anni. Sono tutte cose passate ma che nella testa non passano mai», Redazione Sport