Carlotta Ferlito alle «Iene»: «Nessuna ginnasta dovrebbe essere presa a sberle, umiliata e chiamata maiale»

Carlotta Ferlito alle «Iene»: «Nessuna ginnasta dovrebbe essere presa a sberle, umiliata e chiamata maiale»

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di Redazione Sport

La ginnasta — dell’artistica e non della ritmica — Carlotta Ferlito torna sugli abusi subiti in passato: Lo sanno tutti, ma nessuno pu parlare e non giusto

Carlotta Ferlito, 27 anni, campionessa mondiale alla trave nel 2013 e due partecipazioni alle Olimpiadi (Londra 2012 e Rio 2016), gi un mese fa su Tik Tok aveva raccontato in uno sfogo di quando la chiamavano maiale le istruttrici della ginnastica artistica, in una serie sistematica di abusi per niente diversa da quella della ritmica. Aveva parlato anche di disturbi alimentari.

Ieri, marted 6 dicembre, alle Iene tornata a raccontare l’accaduto nel dettaglio, spiegando di avere parlato, denunciando, sei anni fa (subito dopo le Olimpiadi di Rio) e di essersi vista ignorata — le sentenze soft nell’ambiente sembrano essere una prassi — e querelata per diffamazione e aver ricevuto procedimenti disciplinari: Vi assicuro che per un’atleta la cosa pi difficile al mondo essere allontanata dallo sport che hai praticato fin da piccola, lo sport per cui hai dato tutto. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta. Questo sport non pu e non deve pi essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche.

L’argomento ritornato di attualit in ottobre, con le rivelazioni delle atlete della ritmica Nina Corradini , Giulia Galtarossa e Anna Basta, e via via tutte le altre portando al commissariamento dell’accademia di Desio e all’ascolto in procura della c.t.e direttrice Emanuela Maccarani. Adesso Ferlito torna a raccontare: Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione. Essere chiamata “maiale” per aver osato mangiare un biscotto in pi. Il problema non solo nell’umiliazione, ma nell’essere costretta a dimenticare dove sta il confine fra il giusto e lo sbagliato, fra normalit e malattia, come invece successo a me, che, a un certo punto, ho accettato quasi tutto.

I problemi alimentari di cui aveva raccontato — anche in tempi non “sospetti”— sono cominciati quando avevo tipo 8 anni. Una volta mi hanno pesata ed ero 26,7 chili, la settimana dopo, ripeto avevo 8 anni, ero 27,6. Probabilmente non ero andata in bagno, avevo bevuto pi acqua, non lo so. Cos mi hanno detto che sarei dovuta dimagrire. A quell’et non c’era modo di capire cosa accadesse, ma ora s: Io ho reagito e, oggi, quel confine ce l’ho ben presente. Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anzich con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi. Voglio decidere quando e come inizia e finisce la mia carriera. Essere autonoma, anche scomoda se serve, non obbedire a nessuno.

7 dicembre 2022 (modifica il 7 dicembre 2022 | 11:33)

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, 2022-12-07 10:36:00, La ginnasta — dell’artistica e non della ritmica — Carlotta Ferlito torna sugli abusi subiti in passato: «Lo sanno tutti, ma nessuno può parlare e non è giusto», Redazione Sport

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