di Andrea Pasqualetto
Veronese, si è laureata in Medicina con 110 e lode in cinque anni, dopo essersi diplomata in 4 con 100 e lode al classico: «Sotto esame studiavo dalle 6 alle due di notte ma senza rinunciare allo sport». È influencer con 16mila follower
L’avevamo lasciata cinque anni fa, sorriso smagliante e 100 e lode alla maturità classica con applauso dei commissari d’esame per l’eccezionale percorso chiuso con un anno di anticipo: «Lo volevo e l’ho ottenuto». La ritroviamo oggi, stesso sorriso e una corona d’alloro sulla testa per via di un 110 e lode in Medicina con menzione d’onore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, anche in questo caso traguardo raggiunto undici mesi prima della scadenza naturale dei 6 anni: «Non ho perso tempo, non perdo mai tempo. È stata impegnativa anche perché il corso era tutto in inglese».
E così, a 23 anni appena compiuti, Carlotta Rossignoli è una delle più giovani laureate d’Italia in Medicina. Con grande sorpresa di chi pensava si fosse un po’ persa per strada vedendola transitare quotidianamente su Instagram con video gioiosi dai posti più disparati: saune, palestre, chalet di montagna, per non parlare dei servizi fotografici e del programma sportivo dove compare ogni fine settimana come valletta su Telenuovo per l’Hellas Verona.
Padre impiegato di banca, madre casalinga, Carlotta è senz’altro un’impareggiabile studentessa ma è anche modella e influencer da 16 mila follower, certamente una ragazza entusiasta della vita, già premiata nel 2017 dal Presidente Mattarella come Alfiere del lavoro: «Uno stimolo forte — ha detto — mi è arrivato proprio dal Presidente quando ha detto che l’Italia ha bisogno di noi».
Qual è il segreto?
«Sono determinata e mi organizzo: ho una tabella di marcia che rispetto senza distrazioni e una famiglia stupenda che mi supporta in tutto. Sono figlia unica e mamma e papà si sono dedicati molto a me. Mi aiuta poi il fatto di dormire poco, per me il sonno è tempo perso, e una buona memoria. Ce poi un terzo segreto: ho una gran voglia di fare. Quando ero in sessione, sotto esame, studiavo dalle 6 del mattino fino anche alle due di notte».
Studio e nient’altro?
«Nooo… Facevo pause naturalmente per colazione, pranzo e cena e un paio d’ore al giorno per attività fisica e rilassamento mentale che poteva essere la corsa, la palestra, il pianoforte e la trasmissione televisiva. Questo sotto esame».
E fuori esame?
«Amo molto passeggiare in montagna, sciare, fare snowboard, la val Gardena per me è il top. Ci vado sempre con i miei genitori. “Mens sana in corpore sano”. Ma se devo scegliere fra testa e corpo scelgo testa».
Vita privata?
«Se intende un fidanzato, non ce l’ho e non l’ho mai avuto. Cioè, non ho mai avuto storie lunghe perché ho sempre dato priorità ad altre cose. Non è una chiusura mentale ma ritengo che avere una persona a fianco significhi dedicarci del tempo e quindi ne deve valere la pena. Cioè, non ho trovato ancora nessuno che mi capisse fino in fondo, che stesse ai miei ritmi e mi appoggiasse appieno. Se trovo il compagno giusto avrà molto da me».
Come si concilia il futuro medico con la modella inflencer, le corsie con le passerelle?
«Prima viene il medico, poi il resto».
L’attività social non ruba tempo? Su Instagram c’è una story al giorno…
«Almeno una. Mi diverte molto ma sono cose che faccio al volo, pubblico foto e video così come vengono, senza cura. Le fanno mia mamma o mia cugina e gli amici con cui esco. Qualche volta mi dicono guarda che sei spettinata di qua, ti si vede il rimmel di là, io lascio perdere, fare la blogger non è il mio lavoro».
Quanti follower ha?
«Attualmente 16 mila, mi fa piacere quando si aggiunge qualcuno e se commentano, significa che apprezzano. Ma è un po’ la moda del momento e soprattutto non è il mio lavoro. Mi piace ma non mi deve portare via troppo spazio. Spero di trasmettere qualcosa di positivo, dare degli spunti, incoraggiare a raggiungere sogni. Non mi reputo comunque un’influencer e penso che ora un po’ allenterò la presa sui social. Ho ben chiaro cosa fare da grande: il medico. La mia vita è studio, ricerca, lavoro e un po’ di sport. Tengo sempre a mente Socrate: “Una vita senza ricerca non vale la pena di essere vissuta”».
Un difetto?
«Testarda, per me è bianco o è nero e questo non sempre gira a mio favore, grigio è incertezza, indecisione, non va bene».
Cosa sogna?
«Diventare un medico con la M maiuscola. Voglio dare il massimo ai miei futuri pazienti. Devo prendermeli a cuore e pensare che c’è una vita da salvare, da curare. Voglio questo e lo voglio fare in Italia, all’estero ci andrò solo per qualche breve periodo formativo».
Ha visto che ora vanno molto i medici a gettone, soprattutto fra i giovani, guadagni alti e turni massacranti. Come la vede?
«Sono contrarissima, si fa il medico per vocazione non per soldi».
Specializzazione?
«Sto pensando a cardiologia perché il cuore è il centro di tutto. Se si ferma è la fine. Penso al paziente che arriva con l’infarto e tu puoi ridargli la vita. Salvi una vita e il risultato è immediato. Bellissimo. Non vedo l’ora di iniziare».
Dovrà attendere qualche annetto
«Ma io gioco sempre d’anticipo».
30 ottobre 2022 (modifica il 30 ottobre 2022 | 15:30)
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, 2022-10-30 15:17:00, Veronese, si è laureata in Medicina con 110 e lode in cinque anni, dopo essersi diplomata in 4 con 100 e lode al classico: «Sotto esame studiavo dalle 6 alle due di notte ma senza rinunciare allo sport». È influencer con 16mila follower, Andrea Pasqualetto