Neil Ardley, musicista e divulgatore: il focus nellApp de la Lettura

di Redazione Cultura

Extra in digitale, il focus sul pianista che fu anche autore di testi scientifici (e che ispira il lato musicale di Jonathan Coe…). Nell’inserto in edicola e App, l’intervista allo scrittore inglese nelle vesti di artista jazz

Non solo musica, ma anche scrittura. Il britannico Neil Ardley (1937-2004) stato un influente pianista jazz e compositore. Con un occhio rivolto alla scienza e alla tecnologia. Che hanno influenzato la sua musica e a cui si dedicato come divulgatore. Ardley stato infatti autore di oltre un centinaio di libri di divulgazione scientifica, rivolti soprattutto per bambini. Titoli che hanno anche ricevuto importanti premi. A lui marted 7 febbraio dedicato il Tema del Giorno dell’App de la Lettura firmato da Helmut Failoni. Nel supplemento #584, disponibile in edicola e in digitale, di musica parla il romanziere Jonathan Coe che, intervistato dallo stesso Failoni, si presenta nelle vesti di musicista jazz e racconta, tra l’altro, che proprio Ardley tra le sue fonti d’ispirazione.

La sezione Temi raccoglie anche altri approfondimenti extra, come il focus di Stefania Ulivi sugli attivisti rappresentati sul grande schermo in documentari o film di finzione. L’impatto delle loro battaglie nutre infatti anche il cinema, tanto che si pu ormai parlare di una sorta di genere a s. Il successo di titoli come I Am Not Your Negro di Raoul Peck o Selma di Ava DuVernay, ad esempio, andato di pari passo con la diffusione del movimento Black Lives Matter. E nel supplemento in edicola e in digitale, la stessa Ulivi intervista Nan Goldin, l’artista impegnata in prima linea contro la condotta di BigPharma sugli oppioidi. Su di lei, Tutta la bellezza e il dolore, docu-film di Laura Poitras che ha vinto il Leone d’Oro ed candidato agli Oscar.

Tra gli extra dell’App anche quello di Elisabetta Rosaspina sulla letteratura che ha raccontato la citt di Madrid. Nel supplemento #584, disponibile in edicola e nella stessa App, quattro pagine sono dedicate alla narrativa e alla poesia spagnola: si parla dei romanzi di Luis Landero (Pioggia sottile, Fazi) e Najat El Hachmi (Luned ci ameranno, Sem) nelle interviste di Elisabetta Rosaspina e di Alessia Rastelli, dei versi di Pablo Picasso (Garzanti) nell’articolo di Roberto Galaverni; e la Lettura propone un testo del collettivo nascosto dietro lo pseudonimo Carmen Mola che firma il romanzo La Bestia (Salani).

Nell’App anche l’incipit del memoir di Giuseppe Culicchia La bambina che non doveva piangere (Mondadori, dal 7 febbraio in libreria), di cui scrive Cristina Taglietti nel supplemento, che fa rivivere gli anni del terrorismo e della strategia della tensione. Alla figura di Licio Gelli, che di quegli anni fu protagonista occulto, dedicato invece il romanzo di Gianluca Barbera Il segreto del Gran Maestro (Chiarelettere), di cui scrive nell’inserto Francesco Cevasco.

In vista delle celebrazioni di febbraio (il 16 sar Gioved Grasso, il 21 Marted Grasso, il Carnevale ambrosiano prosegue fino al 25), il nuovo numero de la Lettura, il #584, disponibile in edicola e App, si apre con un approfondimento sullo spirito del Carnevale di ieri e di oggi, nei 150 anni della storica sfilata di carri di Viareggio. A raccontare il carattere irridente e orgiastico dei Carnevali italiani l’antropologa Elisabetta Moro, che illustra le manifestazioni di creativit e di libert delle sfilate in maschera e dei cortei. E sottolinea come a Viareggio, quest’anno, i temi di alcuni carri tocchino questioni d’attualit come la guerra e il clima.

Altri temi nel numero: le celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, nel servizio di Stefano Bucci; e la riflessione della scrittrice americana Margo Jefferson su Maud Martha di Gwendolyn Brooks, scritto nel 1953 e dal 6 febbraio in libreria per la prima volta in Italia (La Tartaruga).