di Valentina Santarpia
La mobilitazione degli universitari continua: oggi si montano le tende a Venezia, Bologna, Perugia, venerd a Trento. L’Udu chiede un incontro alla ministra dell’Universit: Uno sconto del 15% non basta, l’affitto costa 12,20 euro a mq
Via libera allo stanziamento dei 660 milioni per gli alloggi universitari previsti dal Pnrr: il Consiglio dei ministri ha autorizzato, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, la presentazione di un emendamento governativo che, tenendo conto delle interlocuzioni con la Commissione europea, ne esclude la natura di aiuto di Stato. L’emendamento – informa Palazzo Chigi – conferma, anche a livello legislativo, l’immediata operativit delle misure per l’housing universitario che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilit di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore.
Intanto per la mobilitazione degli studenti contro il caro affitti non si ferma. L’Unione degli Universitari annuncia per oggi iniziative in otto diverse citt universitarie: continuano le tende a Milano (di fronte al Politecnico), Pavia (Piazza Da Vinci), Padova (di fronte a Palazzo del Bo), Firenze (si spostano alla Biblioteca di Lettere in Piazza Brunelleschi), Roma (di fronte alla Sapienza). Vengono montate le tende a Venezia (dalle 12 al polo didattico di San Basilio), Bologna (dalle 15 in Via Zamboni 36), Perugia (dalle 16 in Piazza Italia). Sono invece state smontante le tende a Torino e Cagliari, mentre a Trento arriveranno venerd.
Le dichiarazioni del Ministro Valditara spiega Camilla Piredda, coordinatrice dell’UDU, ci hanno fatto molto arrabbiare perch hanno dato il segno di una politica incapace di assumersi le proprie responsabilit. Per questo motivo, oggi non molliamo ma anzi raddoppiamo con manifestazioni in otto citt universitarie. Proprio ieri sera, il sindacato studentesco ha scritto alla Ministra dell’Universit Anna Maria Bernini e chiesto la convocazione urgente di un tavolo per trovare soluzioni alla crisi abitativa. Il sindacato studentesco rileva nella lettera alla ministra che l’azione coraggiosa di Ilaria della scorsa settimana ha acceso i riflettori su un tema prioritario: quello del diritto alla casa, inscindibilmente unito al diritto allo studio degli universitari fuorisede. Negli ultimi anni, purtroppo, ne abbiamo visto un progressivo deterioramento: basti pensare come, in Italia, a marzo 2015 il costo medio per metro quadro delle abitazioni affittate era di 9,10 euro, ad aprile 2023 ha raggiunto quota 12,20 euro. Nel frattempo, i posti letto per il diritto allo studio sono addirittura diminuiti: nel 2018 erano 43mila, mente nel 2022 erano 40mila. Sono invece aumentati i posti letto nelle residenze private, grazie a importanti investimenti privati che per sono la conseguenza di tariffe molto elevate e poco accessibili, capaci di garantire prodotti elevati ai soggetti che le gestiscono.
Continua Piredda: Nella lettera parliamo della situazione degli affitti e delle residenze universitarie. Abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni su come si stanno spendendo le risorse del PNRR, che stanno andando a favore di studentati privati. Come si pu pensare che uno sconto del 15% sul canone di mercato potr essere risolutivo? Invece i famosi 400 milioni di euro, ricordati anche oggi dalla Ministra Bernini (nell’intervista al Corriere della sera, ndr) , sono troppo pochi e congelati da mesi. Se veramente il Next Generation EU deve guardare alle nuove generazioni, vorremmo che queste venissero coinvolte e consultate. Per questo, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo nazionale per affrontare la crisi abitativa.
L’Unione degli Universitari fa sapere di essere al lavoro su un’indagine approfondita di come si stanno utilizzando le risorse del PNRR, che presenter la settimana prossima insieme a un contro PNRR elaborato proprio dal sindacato studentesco, in contrapposizione a quello che si sta attuando.
Intanto la presidente del Consiglio degli studenti, Alessia Conti, fa sapere che non formalmente programmato alcun incontro del CNSU la prossima settimana – come ha riferito la ministra al Corriere, ndr – a meno che non sia stato fatto all’insaputa della presidente, ma lo reputerei alquanto grave. Conti sottolinea che da gennaio che chiediamo un incontro e chiede trasparenza e onest: il CNSU non nemmeno stato inserito nel gruppo di lavoro interministeriale per la formulazione di proposte su residenze e diritto allo studio, evidentemente manca l’interesse di coinvolgere la rappresentanza studentesca.
11 maggio 2023 (modifica il 11 maggio 2023 | 15:29)
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