I gestori dei distributori di benzina non hanno alcuna responsabilit per l’aumento dei prezzi, n per le eventuali speculazioni. Lo sciopero dei benzinai, proclamato per il 25 e il 26 gennaio contro le misure del decreto sulla Trasparenza dei prezzi dei carburanti, al momento congelato. Queste sono le prime conclusioni che emergono dall’incontro a Palazzo Chigi tra una delegazione del governo con i rappresentanti di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio sull’incremento dei prezzi dei carburanti.
Riserva di sospensione
Nei prossimi giorni le organizzazioni si rendono disponibili ad affrontare l’emergenza insieme all’esecutivo e a individuare strumenti utili per contenere il continuo aumento dei prezzi di benzina e gasolio. Una collaborazione che ha portato i rappresentanti dei gestori a rivalutare lo sciopero annunciato, al punto di congelarlo temporaneamente riservandosi la decisione della sospensione in funzione dell’esame e delle conseguenti modifiche che verranno apportate al testo del decreto, una volta emanato. Anche il governo, dal canto suo, assicura l’avvio di un confronto con il settore, che inizier con un tavolo tecnico marted 17 gennaio. E allora, le polemiche finiscono qui, affermano le organizzazioni. Il governo ha promesso di incontrarci e aspettiamo di leggere il testo ufficiale del decreto (qui la parte relativa alla proroga dei buoni benzina aziendali) trasparenza perch la bozza circolata non definitiva, spiegano Giuseppe Sperduto, presidente di Faib Confesercenti, Bruno Bearzi, presidente di Figisc Confcommercio e Roberto Timpani, segretario generale di Fegica.
Incontro con i consumatori
Le associazioni dei consumatori contengono, per, a sostenere la tesi della speculazione, non necessariamente correlata al costo del barile — si legge in una nota del Codacons —. Quanto alle quotazioni Platts (dei prodotti raffinati) si rileva come dal 30 dicembre al 10 gennaio, nonostante le stesse siano calate, tale calo non si riflesso sui prezzi alla pompa. Sulla base di ci, il gruppo elenca otto proposte che presenter al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, all’incontro con i consumatori sul tema, a seguire proprio di quello tra governo e gestori. Tra queste ci sono riduzione dei prezzi ai distributori Eni, controllo diretto sul prezzo attraverso una piattaforma digitale, riduzione fino all’eliminazione delle accise con maggiore tassazione degli extraprofitti, controlli a campione sulle pompe bianche, determinazione di una percentuale massima di ricarico delle commissioni di intermediazione in tutti i passaggi della filiera e possibilit per le societ autostradali di gestire direttamente im punti vendita. Denunciare le anomalie che si registrano nei prezzi dei carburanti e nella formazione dei listini alla pompa non gettare fango sulla categoria, cos come non un insulto chiedere pi trasparenza in favore dei consumatori, e gli stessi benzinai potrebbero beneficiare delle misure allo studio del governo – spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, presente all’incontro –. Riteniamo che in questo momento di grave crisi economica i gestori farebbero bene a collaborare con le associazioni degli utenti per il bene del Paese e per superare divergenze e contrapposizioni che non aiutano nessuno, ma alimentano solo tensioni.
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