Caro benzine, indagano antitrust e Finanza Sui carburanti aumenti «straordinari»

Caro benzine, indagano antitrust e Finanza Sui carburanti aumenti «straordinari»

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Energia

di Fausta Chiesa18 mar 2022

Caro benzina e diesel, l'Antitrust indaga sulle compagnie: la Finanza in campo

Dopo l’indagine aperta dalla procura di Roma anche l’Antitrust scende in campo di fronte ai rialzi dei prezzi dei carburanti, anche se negli ultimi giorni ci sono stati i primi ribassi in seguito al calo delle quotazioni del petrolio. «L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – si legge nella nota – a seguito dello straordinario aumento dei prezzi della benzina e del gasolio che si è registrato negli ultimi giorni nonché delle numerose denunce ricevute, ha notificato oggi, 18 marzo 2022, dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza. L’obiettivo è quello di approfondire le ragioni di tali aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza». Il governo è pronto al vaglio di misure per ridurre il caro-carburante, tra cui il taglio delle accise, ma i prezzi rimangono su valori molto elevati.

Il contingentamento delle compagnie

Ma perché i prezzi sono così alti? «C’è una corsa agli accaparramenti da parte degli intermediari che comprano dalle raffinerie delle compagnie petrolifere oppure direttamente via nave dai trader internazionali per poi vendere i carburanti alle stazioni di servizio – spiega Azzurra Pacces di Staffetta Quotidiana – e al momento non si sa come mai neanche questi intermediari (rivenditori extra-rete) fanno fatica a trovare il prodotto, perché le compagnie e i trader lo stanno contingentando, come se avessero paura di rimanere a secco. Se il gestore della stazione di rifornimento ha difficoltà ad approvvigionarsi alza i prezzi. La guerra sta avendo un impatto delle difficoltà a importare i prodotti russi in Italia maggiore di quanto si stimi».

Modena, multati sei distributori

Intanto a Modena sono arrivate le prime multe. Sei distributori di carburante sono stati sanzionati per 6 mila euro complessivi dalla polizia locale. A farlo sapere è il Comune di Modena. I distributori applicavano un prezzo del carburante più alto di quello dichiarato al ministero dello Sviluppo economico, violando così la normativa sulla trasparenza. Il controllo è scattato venerdì scorso, l’11 marzo, da parte del nucleo antievasione tributi. Gli operatori del comando di via Galilei hanno compiuto controlli a campione su 35 dei 71 distributori di carburante: un distributore pubblicizzava e vendeva il metano a 3,358 euro, mentre la comunicazione al Mise risultava a 2,368 euro: quindi il 41 per cento in meno. Un altro distributore commercializzava la benzina self service alla pompa a 2,149 euro, un euro in più della tariffa pubblicizzata al Mise (1,149 euro). Ciascuno dei distributori che presentavano questa irregolarità riceverà un verbale da 1.032 euro, per un totale perciò di 6.192 euro.

Unc: «Risalire alle speculazioni»

«Siamo stati i primi l’11 marzo – dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – a chiedere l’intervento dell’Antitrust, presentando poi il 12 marzo un esposto in cui sollecitavamo l’Authority ad avvalersi dell’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza per risalire lungo la filiera ai responsabili delle speculazioni. Inoltre abbiamo chiesto di verificare eventuali comportamenti collusivi e intese restrittive della concorrenza lungo la filiera, volte ad accordarsi e coordinare i propri comportamenti sul mercato, violando la normativa sulla concorrenza. In particolare se più imprese avevano fissato congiuntamente i prezzi».

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, 2022-03-18 12:33:00, L’Autorità ha notificato richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza. L’obiettivo è quello di approfondire le ragioni degli aumenti. A Modena sanzionati sei distributori, Fausta Chiesa

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