Aiuti
di Enrico Marro30 ago 2022
Il governo punta a trovare almeno una decina di miliardi per finanziare i nuovi interventi contro il caro-energia, che dovrebbero essere decisi la prossima settimana. Ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Palazzo Chigi il ministro dell’Economia, Daniele Franco, per una ricognizione sulle risorse che si possono rinvenire tra le entrate tributarie superiori alle previsioni, la rimodulazione di alcune voci di spesa e il gettito della tassa del 25% sugli extraprofitti delle società del settore energia. Il 31 agosto scade il termine per pagare l’acconto di questa tassa: dovrebbero entrare circa 4 miliardi (dei 10,5 miliardi previsti a regime) e Draghi ha fatto partire ieri un pressing su tutte le aziende che ancora non hanno pagato (molte infatti hanno fatto ricorso al Tar). Il premier punta così ad aumentare quel miliardo di euro appena che risultava in cassa fino a qualche settimana fa: entrate più che mai preziose per coprire i nuovi interventi allo studio.
Priorità alle aziende gasivore
Una volta utilizzate tutte le strade per raccogliere risorse, il governo metterà a punto gli interventi. La priorità verrà data alle imprese gasivore e in particolare alle filiere produttive che utilizzano più di tutte il gas e rischiano di fermarsi per i costi insostenibili della bolletta. Sono allo studio non solo crediti d’imposta ma anche bonus ad hoc per pagare il gas, e forniture dello stesso a prezzo calmierato. Ieri, Draghi ha sentito anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Franco e Cingolani firmeranno il decreto interministeriale di proroga del taglio delle accise sui carburanti, che scade il 20 settembre. La misura, che consente di risparmiare 30,5 centesimi sul prezzo al litro di benzina e gasolio, dovrebbe essere prolungata intanto per 15 giorni, fino al 5 ottobre.
Allarme di Confindustria
Per avere un quadro più preciso delle risorse disponibili per il complesso degli interventi bisognerà attendere qualche giorno, quando si avrà il dato sulle entrate di agosto. In ogni caso, Draghi manterrà la linea seguita finora, contraria a finanziare nuovi aiuti con lo «scostamento di bilancio», cioè aumentando il deficit, nonostante il pressing trasversale dei partiti: Lega, Azione, 5 Stelle, che chiedono interventi per 30 miliardi di euro. Ieri anche il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, ha detto che «se la situazione dovesse precipitare», non resterebbe che ricorre allo scostamento. E che la situazione stia precipitando lo fa capire il presidente della Confindustria, Carlo Bonomi, che al Tg1 ha detto: «Le imprese hanno fatto miracoli ma ora sono molto in difficoltà». E il suo predecessore, Vincenzo Boccia, dice che «occorrono almeno 60 miliardi per alleggerire la bolletta energetica». Ma a Palazzo Chigi si fa osservare che l’Italia ha già speso molto: 49,5 miliardi di euro da settembre 2021 a oggi (il 2,8% del Pil) secondo uno studio del think tank brussellese Bruegel, che classifica il nostro come secondo Paese dell’ Ue per stanziamenti a sostegno di famiglie e imprese (dopo la Germania). Tutti questi interventi, come ha più volte sottolineato Draghi, sono stati fatti senza scostamenti di bilancio.
Pressing in Europa
Tra le altre ipotesi allo studio del governo per il nuovo pacchetto di aiuti ci sono: la cassa integrazione gratuita per le imprese costrette a rallentare o fermare la produzione; la sospensione temporanea dei costosi certificati per l’emissione di CO2, come chiesto da Confindustria; la cessione a prezzi calmierati alle imprese che consumano di più di pacchetti di elettricità da fonti rinnovabili e di gas prodotto in Italia; il potenziamento della rateizzazione delle bollette; nuovi interventi sugli oneri di sistema e sull’Iva. Ogni ipotesi, però, dovrà fare i conti con le risorse che Franco riuscirà a mettere sul tavolo. Il tutto mentre Draghi lavora affinché nel vertice straordinario Ue dei ministri dell’energia, il 9 settembre, si arrivi finalmente allo sganciamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas.
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, 2022-08-30 21:36:00, Vertice con il ministro Franco per verificare le risorse. Pressing sulle aziende che devono versare entro il 31 agosto l’acconto di 4 miliardi sugli extraprofitti ,