Caro scuola, le proteste di Federcartolai

Caro scuola, le proteste di Federcartolai

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Rientro in classe

L’organizzazione di categoria della Confcommercio contesta il consiglio di rivolgersi ai grandi magazzini per l’acquisto dei corredi scolastici

di Redazione Scuola

(Aleandro Biagianti / AGF)

2′ di lettura

«È ormai imminente l’avvio dell’anno scolastico 2022/2023 e ancora una volta ci risiamo: da qualche giorno giornali e telegiornali iniziano con la consueta campagna mediatica del “caro scuola” con i famigerati consigli ai consumatori su come risparmiare e dove fare i migliori acquisti. E di nuovo restiamo sbalorditi nel leggere che il consiglio dato per l’acquisto del corredo scolastico è quello di rivolgersi ai grandi magazzini, dimenticando ancora una volta quel patrimonio di conoscenza, cortesia e professionalità proprio del commercio di vicinato, in grado per di più di assicurare un servizio pre e post vendita efficace e tempestivo per tutto l’anno», commenta il presidente di Federcartolai Confcommercio Imprese per l’Italia, Medardo Montaguti.

Gli sconti

Federcartolai per quanto attiene alle politiche di prezzo, grazie al consolidato accordo con il Miur, per tutti gli studenti possessori della Carta dello Studente, riserva uno sconto generico del 10% su tutti i prodotti di cancelleria (eccetto libri di testo) che va oltre alle percentuali di ricarico che ogni anno vengono pubblicate. «E più in generale – prosegue Montaguti – sono all’attenzione di tutti le conseguenze del Covid, prima, e della guerra Russia-Ucraina, poi: i costi sono aumentati (per imprese e cittadini) sia sul fronte delle forniture di gas e di luce sia, al contempo, per le materie prime che come plastica (+8-10%), carta e cellulosa (+12%), mentre più stabili restano i prezzi relativi a colori, matite (+2%)».

L’aumento dei prezzi

Ciò nonostante – spiegano – «rispetto al mondo della produzione che ha aumentato i listini prezzi, stiamo facendo letteralmente di tutto per andare incontro alla crisi dilagante e alle difficoltà di tutte le famiglie applicando prezzi scontati tutto l’anno, che ormai da tempo non subiscono aumenti. Con i colleghi di Ali Confcommercio, insieme ad Adiconsum, lottiamo affinché le nostre famiglie siano sostenute nell’impegno educativo dei loro figli con forme di detrazione fiscale per le spese scolastiche al pari delle spese mediche o per la palestra».

, 2022-08-31 11:48:00, L’organizzazione di categoria della Confcommercio contesta il consiglio di rivolgersi ai grandi magazzini per l’acquisto dei corredi scolastici, di Redazione Scuola

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