Case green, la Camera approva la mozione: LUe garantisca più flessibilità allItalia

Case green, la Camera approva la mozione: LUe garantisca più flessibilità allItalia

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di Alessia Conzonato

Case green, la Camera approva la mozione: «L’Ue garantisca più flessibilità all’Italia»

L’Aula della Camera dei deputati ha approvato la mozione presentata maggioranza in relazione alla proposta di direttiva europea sulle “case green”, cio in merito alla prestazione energetica dell’edilizia. Il testo, passato con 167 voti a favore e 123 contrari, impegna il governo ad adottare le iniziative di competenza presso le competenti istituzioni europee al fine di scongiurare l’introduzione della disciplina nell’ottica di tutelare le peculiarit dell’Italia e, dunque, garantire al nostro Paese la necessaria flessibilit per raggiungere obiettivi di risparmio energetico pi confacenti alle proprie caratteristiche.

Le peculiarit per il patrimonio immobiliare italiano

I restanti documenti presentati singolarmente da ciascun partito dell’opposizione. Inoltre, l’Aula, su richiesta di Stefano Candiani (Lega), ha concordato sull’invio del testo approvato alle istituzioni Ue. La casa degli italiani sacra e non pu essere l’Europa a cambiare le regole — dichiara Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e primo firmatario della mozione —. Questo via libera impegna il governo a scongiurare l’entrata in vigore dell’assurda direttiva case green nell’ambito della Fit for 55, un primo passo importante. Occorre, infatti, tener conto della peculiarit del patrimonio edilizio italiano. La Lega far di tutto perch Bruxelles sia pi flessibile su questo tema e non trasformi il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico in una mannaia per milioni di italiani. Si trova d’accordo il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani: La mozione demolisce sotto ogni profilo la proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili, arrivando a definirla come “un chiaro attacco all’economia e al patrimonio edilizio italiano”, che “dovr essere oggetto della pi dura opposizione”, e impegnando il governo a scongiurarne l’approvazione. Si tratta di una presa di posizione che non lascia spazio ad equivoci e che auspichiamo porti il presidente del Consiglio ad operare in prima persona per raggiungere l’obbiettivo indicato dal nostro Parlamento.

Cosa prevede la direttiva Ue

L’ultimo testo della direttiva Ue stato approvato dal Parlamento europeo lo scorso febbraio e fissa tre obiettivi in termini energetici per gli immobili residenziali: il primo il raggiungimento della classe E entro il primo gennaio 2030, mentre il secondo la classe D entro il primo gennaio 2033, allo scopo di arrivare a zero emissioni per l’intero settore edilizio nel 2050. Sar fatta eccezione per alcune abitazioni: gli edifici di pregio artistico, quelli storici, quelli di culto, le seconde case e quelle con una superficie inferiore ai 50 metri quadrati. Inoltre, sar concessa una deroga valido almeno fino al 2037 e che potr coprire fino al 22% dell’edilizia residenziale (che in Italia consiste in 2,6 milioni di fabbricati). Sar la versione del testo definitiva, poi, a specificare le diverse casistiche, ma intanto ci permette agli Stati membri di sottolineare i motivi che ritengono validi per impedire o prorogare il salto di classe energetica.

Uniformare la classificazione energetica

importante specificare che ogni Paese membro ha una classificazione energetica propria e ognuna diversa dall’altra. Ci significa che le classi energetiche proposte a livello Ue non corrisponderanno necessariamente a quelle in vigore in Italia in questo momento. L’Unione europea, attraverso questa direttiva, intende uniformare le performance energetiche degli immobili di tutti gli Stati all’interno di una scala standard, dove A e G sono gli estremi: il primo rappresenter gli immobili a zero emissioni, mentre il secondo sar la classe peggiore e di questa faranno parte, come specificato da Ciafran Cuffe, relatore dell’Europarlamento, il 15% degli edifici pi energivori dell’Eurozona.

Le 5 fake news

Durante la discussione in aula intervenuto Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra, che ha votato a sfavore della mozione), definendo quella della destra contro la direttiva europea una politica del terrore sul clima e sul risparmio energetico, basata su notizie false. Ha continuato sottolineando quelle che l’opposizione ritiene cinque fake news per difendere lo status quo di chi si sta arricchendo con i soldi delle famiglie e delle imprese italiane, come le societ energetiche che, con la speculazione sul gas, solo nell’ultimo anno hanno realizzato 50 miliardi di euro di extraprofitti. La prima: la direttiva sul risparmio energetico sulle case dannosa per l’economia italiana; la seconda che si tratta di una patrimoniale sulla casa. E ancora: 3. Le case degli italiani non potranno essere vendute a causa dell’obbligo di ristrutturare; 4. Gli edifici in Italia sono troppo vecchi per essere rinnovati; 5. I lavori di ristrutturazione sono troppo costosi e non sono un investimento redditizio. Ha poi aggiunto che noi chiediamo per l’Italia un piano strutturale che incentivi gli interventi a favore delle famiglie. Potremmo creare milioni di posti di lavoro, generare ricchezza, ridurre drasticamente il costo delle bollette energetiche e dare il nostro contributo alla lotta contro la crisi climatica.

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08 mar 2023

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, https://www.corriere.it/economia/casa/23_marzo_08/case-green-camera-approva-mozione-l-ue-garantisca-piu-flessibilita-all-italia-74f56c28-bda9-11ed-b743-21e74a13bd9b.shtml, Economia,

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