Caserta, la nomina di un consulente (senza compenso) diventa un caso: è papà di un consigliere d’opposizione

Caserta, la nomina di un consulente (senza compenso) diventa un caso: è papà di un consigliere d’opposizione

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la polemica
Mezzogiorno, 10 marzo 2022 – 13:47

Il dirigente scolastico in pensione Antonio Fusco, padre di Dino, dall’8 marzo nella squadra dell’assessorato alla Pubblica istruzione. L’ex gruppo consiliare del figlio accusa

di Piero Rossano

Antonio FuscoL’incarico di consulenza è «onorario», privo di gettone. È arrivato tramite un decreto a firma del sindaco della città, Carlo Marino. Ciò nonostante il “beneficiario” e la situazione da cui è scaturita la nomina è finita sotto il fuoco di fila di un gruppo di opposizione in Consiglio comunale, “Speranza per Caserta”. Le ragioni? Perché il nuovo consulente per l’istruzione pubblica, il dirigente scolastico in pensione Antonio Fusco, è il papà di un consigliere comunale, Dino, che solo una decina di giorni prima aveva lasciato appunto il movimento di “Speranza”. E tanto è bastato perché la vicenda diventasse un caso finito e poi dibattuto sugli organi di stampa.

L’attacco: «Tutti i nodi vengono al pettine»Al preside Fusco sono stati assegnati «compiti di supporto e collaborazione al Sindaco e all’Assessore alla Pubblica Istruzione Enzo Battarra nelle attività di coordinamento e programmazione per l’attuazione del Piano di Diritto allo Studio e quale coordinatore delle attività dell’istituendo Tavolo Permanente sulla Scuola. L’incarico comprende anche attività di studio e di proposte operative nell’ambito dei progetti sulla materia previsti dal Pnrr e/o finanziati dall’Unione Europea e dalla Regione Campania». «Tutti i nodi vengono al pettine» ha però tuonato il coordinatore cittadino di “Speranza per Caserta”, Danilo Giaquinto. Il quale ha fatto notare la “strana” vicinanza di date tra le dimissioni dal movimento di Dino Fusco (27 febbraio) e la nomina del genitore a consulente (8 marzo). «Ora capiamo come mai chi qualche giorno fa era nelle nostre file e aveva estrema difficoltà nel criticare il sindaco» ha aggiunto Giaquinto. «Ho lasciato Speranza per Caserta – ha ribattuto Fusco – perché il loro unico modo di fare politica è scatenare polemiche e affrontare i problemi in modo ideologico, senza volerli risolvere concretamente». Che ha precisato: «Sulla nomina di mio padre devo dire che il sindaco non lo ha contattato attraverso di me, ma mediante altre persone, e poi si tratta di un incarico gratuito, per cui non vedo alcun problema etico».

La difesa: «Resterò consigliere di opposizione»Ma da “Speranza per Caserta” hanno continuato a puntualizzare. «Non c’è nessuna violazione di legge – ha precisato Francesco Apperti, già candidato a sindaco – anche perché l’incarico al preside Fusco è gratuito, ma i tempi in cui sono maturate queste situazioni genera delusione e indignazione. Credo — ha concluso — che Dino Fusco ora, per coerenza, dovrebbe dimettersi dalla carica di consigliere comunale, o quantomeno passare in maggioranza». «Resterò all’opposizione — ha precisato invece Fusco —, dove forse formerò un gruppo con Romolo Vignola (ex candidato sindaco, ndr)».

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10 marzo 2022 | 13:47
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