Massimo Bossetti e il delitto di Yara, il procuratore: Tre sentenze chiare. Nulla da nascondere

Spread the love

di Giuliana Ubbiali

Antonio Chiappani, a capo della Procura di Bergamo, sul caso della pm Letizia Ruggeri indagata: Le provette contestate non cambierebbero niente

Jeans, felpa e zainetto, il pm Letizia Ruggeri ieri mattina era al lavoro con un certo via vai di colleghi dal suo ufficio. Saluta con cortesia, ma non rilascia commenti sulla decisione del gip di Venezia di trasmettere gli atti alla Procura perch la indaghi, per frode processuale e depistaggio. Sollecitato dalle doglianze degli avvocati di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, quattro anni fa, il gip ha disposto che vengano valutate eventuali responsabilit sullo stato di conservazione di 54 provette di Dna trasferite dall’Istituto San Raffaele di Milano all’ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo.

Ruggeri non si esprime, parla per lei il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani. Non sulla decisione di Venezia, pi in generale sulla vicenda Bossetti e Dna. Non riesco a capire che incidenza possano avere le 54 provette di materiale biologico residuo ma gi ampiamente analizzato e consumato, a fronte di tre sentenze che hanno confermato la colpevolezza di Bossetti. E, in particolare, con le analisi del Ris di Parma avvalorate dai consulenti, utilizzando anche kit diversi, che hanno comprovato la presenza fino a 28 marcatori del Dna di Ignoto 1 sugli indumenti intimi di Yara. Ventotto quando, nel 2012, ne bastavano 21. Ignoto 1 venne ribattezzato Bossetti dopo tre anni e mezzo di indagini. La comparazione dei due Dna non stata messa in discussione, aggiunge il procuratore.

L’excursus del procuratore per arrivare al punto: Faccio queste precisazioni per dire che non vi era alcun interesse della Procura a nascondere le provette, gi ampiamente analizzate oggetto di plurime udienze in Corte d’assise. Su quei 54 campioni si incrociano due fascicoli opposti. Uno, appunto, quello che vedr indagato il pm Ruggeri dopo l’archiviazione del presidente della Corte d’assise Giovanni Petillo, che firm la confisca, e della funzionaria dell’ufficio Corpi di reato dove sono depositati reperti e campioni. Opponendosi all’archiviazione, gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini hanno indicato (presunte) responsabilit della Ruggeri sull’interruzione della catena del freddo nella custodia del Dna residuo. Queste provette sono state crio conservate nei laboratori del San Raffaele dal 28 febbraio 2013 al 21 novembre 2019 — ripercorre Chiappani —, quando sono state trasferite in applicazione del quarto comma dell’articolo 262 del codice di procedura penale. Che recita: dopo la sentenza non pi soggetta a impugnazione le cose sequestrate sono restituite a chi ne abbia diritto, salvo che sia disposta la confisca. Ruggeri chiede al tribunale di depositare reperti e Dna gi a marzo 2019, poi la confisca il 2 dicembre, quando i carabinieri consegnano i campioni ritirati pochi giorni prima; il giudice la dispone il 15 gennaio 2020. Mi chiedo quale norma imponga il mantenimento dei reperti di indagine all’infinito, dopo il passaggio in giudicato di una sentenza, dice Chiappani.

C’ un altro fascicolo — si presume — a Venezia, stavolta su richiesta del procuratore. Ci fu tensione in quell’udienza a porte chiuse, in Corte d’assise. Si discuteva della richiesta (respinta) degli avvocati di Bossetti di accedere al materiale confiscato. Ho chiesto la trasmissione degli atti a Venezia a tutela della reputazione e della correttezza della Procura, perch si valutino le accuse indicate nella memoria della difesa di aver sottratto i 54 campioni. Erano al San Raffaele, come gi emerso in udienza nel 2015. Gli atti sono stati trasmessi. C’ un dato positivo, almeno: Ho visto la vicinanza alla dottoressa da parte dei colleghi. Ma questa cosa capita in un momento di disagio per la grande assenza di personale, abbiamo 8 cancellieri per 16 pm, e dobbiamo preparare tutte le incombenze della riforma Cartabia

31 dicembre 2022 (modifica il 31 dicembre 2022 | 07:50)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.