Caso Lola, la sospettata balla e canta sui social (ben truccata e ben vestita)

Caso Lola, la sospettata balla e canta sui social (ben truccata e ben vestita)

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di Stefano Montefiori

I video postati su TikTok pochi giorni prima del brutale assassinio della 12enne. La giovane si trova ora in cella di isolamento, attesa a giorni la valutazione psichiatrica

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PARIGI – Nei video pubblicati su TikTok fino a quattro giorni prima dell’orrore, Dahbia Benkired si filma mentre canta e balla Stand By Me di Ben E. King, o No della cantante francese Louane, o Calm down dell’artista nigeriana Rema. È truccata e vestita come una normale 24enne, tra immagini di una spiaggia e tramonti.

BFMTV certifie ce soir le TikTok de Dahbia Benkired

Elle se filme le 10 octobre chez sa s?ur au 6ème étage du 119 rue Manin où a été violée, torturée et tuée #Lola #Lola12ans pic.twitter.com/xdt98jVx5k

— Destination Télé (@DestinationTele) October 20, 2022

La ragazza si trova ora in una cella d’isolamento nella prigione di Fresnes, nella periferia sud di Parigi, in attesa che le sue condizioni psichiche vengano valutate in vista di un possibile trasferimento a Villejuif.



La presunta assassina della dodicenne Lola Daviet ha dichiarato di essere senza lavoro e senza domicilio fisso: negli ultimi mesi veniva ospitata talvolta da un amico e talvolta dalla sorella, che abita nello stesso palazzo della famiglia della bambina, nel XIX arrondissement di Parigi. Si è pensato così che fosse una clochard, una marginale che ha violentato, torturato e ucciso la bambina in preda alla follia. I video su TikTok non escludono l’ipotesi della follia, ma danno comunque un’immagine diversa di Dahbia Benkired. Non ha l’immagine di una donna particolarmente trascurata, e l’attenzione per la bellezza e il trucco non la fanno sembrare particolarmente indigente. Su Facebook dice anche «Le storie migliori sono sul mio conto in banca: pazzie», lasciando intendere che le piaccia spendere. Questi dettagli sono importanti ai fini della valutazione psichiatrica, che si svolgerà nei prossimi giorni in un clima molto pesante in Francia.

L’estrema destra ha usato il martirio della povera bambina per un’offensiva contro gli immigrati in posizione irregolare, perché Dahbia Benkired era arrivata dall’Algeria con un visto studentesco ma il suo permesso di soggiorno era scaduto e in agosto, fermata in aeroporto, aveva ricevuto l’invito a lasciare il territorio francese. E l’idea che la donna possa sfuggire alle proprie responsabilità invocando l’incapacità di intendere e di volere fa infuriare molti, per esempio l’animatore televisivo più seguito e popolare di Francia, Cyril Hanouna, che chiede «un processo di tre minuti e l’ergastolo».

In questo contesto, tra l’ex candidato presidenziale Eric Zemmour che organizza manifestazioni e compra il nome di dominio Lola.com, e i genitori della bambina costretti a chiedere più volte di non strumentalizzare la loro tragedia a fini politici, i video spensierati della presunta colpevole – ha confessato prima di fare marcia indietro – suscitano emozione e contribuiscono ad alimentare l’odio nei suoi confronti. L’inchiesta va avanti. Se l’unico movente possibile finora emerso resta il litigio tra la ragazza e la madre di Lola, avvenuto tempo fa, restano da chiarire aspetti come le scritte “1” e “0” trovate in rosso sulla pianta dei piedi della bambina, che suggeriscono rituali per adesso ancora oscuri.

23 ottobre 2022 (modifica il 23 ottobre 2022 | 13:32)

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, 2022-10-23 12:17:00, I video postati su TikTok pochi giorni prima del brutale assassinio della 12enne. La giovane si trova ora in cella di isolamento, attesa a giorni la valutazione psichiatrica , Stefano Montefiori

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