di Alfio Sciacca
Le parole del legale Gabriele Celesti all’uscita del carcere: rinviato l’incontro tra i due per l’isolamento anti Covid. «Non so se parlerà al gip. Atti di autolesionismo? Mi fido delle autorità del carcere»
Dal nostro inviato
CATANIA «La mia cliente so che sta bene, ma non ho potuto incontrarla perché è in isolamento fiduciario per le norme anti Covid, troveremo il modo di parlare, le farò una videochiamata». Così si è espresso l’avvocato Gabriele Celesti all’uscita dal carcere di piazza Lanza a Catania dove si era presentato per incontrare la sua assistita, Martina Patti, la 23enne accusata dell’omicidio della figlia Elena, di 5 anni. La donna, come si sa, è in stato di fermo per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere.
«Per quello che mi hanno detto le autorità carcerarie, la mia assistita è molto provata ma sotto stretta vigilanza — ha proseguito l’avvocato —. Naturalmente mi fido della competenza e professionalità dei responsabili della struttura detentiva». Intanto domani o sabato è previsto l’interrogatorio di garanzia. «Valuteremo se avvalerci della facoltà di non rispondere — ha spiegato il legale —. Prima io e lei dobbiamo parlarci».
La donna, rea confessa dell’omicidio della figlia, non ha spiegato però ancora tutto agli inquirenti (da chiarire ancora il luogo dell’omicidio e l’eventuale partecipazione di terzi nell’occultamento del cadavere). «Nell’interrogatorio ha già detto tanto — ha puntualizzato l’avvocato Celesti —. Su alcuni punti lacunosi vedremo se lei vorrà colmare alcuni buchi. E soprattutto se sarà nelle condizioni di aggiungere altro». Domani è attesa invece l’autopsia sul corpo della piccola Elena.
16 giugno 2022 (modifica il 16 giugno 2022 | 13:03)
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, 2022-06-16 12:32:00, Le parole del legale Gabriele Celesti all’uscita del carcere: rinviato l’incontro tra i due per l’isolamento anti Covid. «Non so se parlerà al gip. Atti di autolesionismo? Mi fido delle autorità del carcere», Alfio Sciacca