Alto là della Cassazione sulle violenze verbali nei confronti degli alunni

Quando il docente inveisce, offende, umilia e insulta gli alunni: è reato di maltrattamenti

Sul portale laleggepertutti.it viene commentata un’interessante sentenza della III Sezione Penale della Suprema Corte.

La pronuncia merita di essere commentata per comprendere fin dove si può spingere il potere punitivo e coercitivo di un docente su cui – è bene comunque ricordarlo – grava la responsabilità della sicurezza dei ragazzi e della loro educazione. 

Nel caso di specie, la Corte ha decretato due anni e dieci mesi di reclusione nei confronti di una donna che, nel corso di due anni scolastici, aveva fatto ricorso non solo alle punizioni corporali su alcuni alunni, ma aveva anche vessato … Continua a leggere

Scuola: danni subiti da un allievo da parte di un’altro allievo

Ordinanza emessa dai giudici di Cassazione

Massima

1. L’ammissione dell’allievo a scuola determina l’instaurazione di un vincolo negoziale dal quale sorge a carico dell’istituto l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni e, quindi, di predisporre gli accorgimenti necessari affinché non venga arrecato danno agli alunni in relazione alle circostanze del caso concreto: da quelle ordinarie, tra le quali l’età degli alunni, che impone una vigilanza crescente con la diminuzione dell’età anagrafica; a quelle eccezionali, che implicano la prevedibilità di pericoli derivanti dalle cose e da persone, anche estranee alla scuola e non conosciute dalla direzione
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Cassazione: Il Dirigente Scolastico non ha il potere di sospendere i docenti

L’errore in cui i dirigenti scolastici si imbattono è quello di ritenere che il potere sussista per il solo fatto che il decreto Madia abbia confermato tale potere

La Corte di Cassazione Civile, Sez. Lavoro con l’ordinanza n. 28111/2019, pubblicata in data 31 ottobre 2019 ha affermato il principio per cui il potere disciplinare di sospensione dei docenti spetta, in concreto, all’Ufficio per i procedimenti disciplinari., Infatti, seppur tale provvedimento sia previsto dalla legge quale competenza del dirigente, il potere di sospendere un docente fino a dieci giorni risulta in concreto non utilizzabile, in quanto non vi è una fattispecie disciplinare contrattuale o legale a cui poter applicare tale sanzione … Continua a leggere

La Cassazione interviene sull’anzianità di servizio dei docenti a tempo determinato

Importante sentenza della Suprema Corte: la disciplina di diritto interno sul riconoscimento dell’anzianità di servizio dei docenti a tempo determinato poi definitivamente immessi nei ruoli, viola la clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE.

Leggi la Sentenza

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Ore di sostegno insufficienti, il Miur condannato al risarcimento del danno

di Amedeo Di Filippo, Il Sole 24 Ore, 11.12.2019

Con la sentenza 5668 del 2 dicembre il Tar Campania riconosce il diritto dell’alunno disabile all’assegnazione dell’insegnante di sostegno per un numero appropriato di ore e, mutando un orientamento consolidato, condanna il Miur al risarcimento del danno non patrimoniale.

Il fatto
La vicenda coinvolge una bambina della scuola dell’infanzia a cui è stato assegnato un insegnante di sostegno per sole 2 ore e mezza al giorno. I genitori hanno proposto ricorso ritenendo che la quantità di ore assegnate fosse insufficiente e quindi illegittima rispetto a quelle garantite dalla legge per gli alunni diversamente abili. Hanno inoltre chiesto la condanna del Miur … Continua a leggere

Docenti, la prima fascia 3-8 utile per ottenere lo scatto

Così la sezione lavoro del tribunale di monza

Francesca De Nardi

La fascia 3-8 è riconosciuta anche per il servizio scolastico svolto a tempo determinato prima dell’1.09.2010. Lo ha sancito il Tribunale di Monza, Sezione lavoro, con la sentenza del 31 ottobre n. 496. Nella controversia in esame una docente di scuola primaria, prima dell’immissione in ruolo aveva prestato insegnamento con contratti a tempo determinato dall’anno scolastico 2003/2004 al 2011/2012.

Aveva così chiesto che venisse accertato il suo diritto al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata durante il periodo lavorativo di precariato, compreso lo scatto 3-8 e aveva chiesto che le venisse riconosciuta la differenza retributiva per il periodo anteriore all’immissione … Continua a leggere

Merito e alternanza, si contratta

Presidi come gli altri dirigenti

Condannato dirigente scolastico: decidere da soli costituisce comportamento antisindacale

di Marco Nobilio

È antisindacale la condotta del dirigente scolastico che omette di stipulare il contratto integrativo di istituto e procede unilateralmente ad assegnare ai docenti i fondi del bonus merito e dell’alternanza scuola lavoro. Lo ha stabilito la sezione lavoro del Tribunale di Velletri con un decreto pubblicato il 20 ottobre scorso (18144/2019). Il provvedimento è un vero e proprio vademecum utilizzabile dai dirigenti scolastici ai fini del corretto svolgimento delle relazioni sindacali. Perché reca tutta la normativa di riferimento e recepisce la giurisprudenza delle magistrature superiori. I fatti si erano svolti in un istituto superiore. Dove il dirigente scolastico … Continua a leggere

Previdenza complementare, ai dipendenti pubblici le stesse agevolazioni fiscali previste per quelli privati

È quanto ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 218 depositata oggi. Anche ai dipendenti pubblici deve essere riconosciuto il regime agevolato entrato in vigore nel 2007 per i soli dipendenti privati

È illegittimo il diverso trattamento tributario – tra dipendenti pubblici e privati – previsto per il riscatto di una posizione individuale maturata tra il 2007 e il 2017 nei fondi pensione negoziali.
È quanto ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 218 depositata oggi (relatore Luca Antonini), affermando che anche ai dipendenti pubblici deve essere riconosciuto il regime agevolato entrato in vigore nel 2007 per i soli dipendenti privati.
La previsione penalizza i dipendenti … Continua a leggere

La Cassazione dice no al licenziamento automatico del docente senza aver portato a termine il procedimento disciplinare

Erano state rese false attestazioni non essenziali per costituire il rapporto di lavoro

RAGIONI DELLA DECISIONE

1. Con il primo motivo il ricorrente denuncia (art. 360 n. 3 c.p.c.) la violazione ed errata applicazione dell’art. 75 d.p.r. 445/2000, sostenendo che non sarebbe sufficiente una dichiarazione “oggettivamente” mendace, per l’applicazione della decadenza, ma dovrebbe verificarsi se il beneficio non sarebbe stato conseguito senza la predetta dichiarazione. Con il secondo motivo egli censura la sentenza impugnata, ai sensi dell’art. 360 n. 5 c,p.c., per omessa valutazione di alcuni fatti di cui assume la decisività, consistenti nella risalenza nel tempo delle condanne non dichiarate, nell’intervenuta estinzione dei reati e nelle risultanze negative, a … Continua a leggere