Polizia:Ag.Demanio,gare per nuova sede reparto mobile Reggio

L’area individuata ha una superficie di 18 mila metri quadri

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Maturità 2020: ecco come si calcola la conversione dei crediti scolastici. Quest’anno vale 22

Il Corriere anticipa i dettagli: si comincia il 17 giugno alle 8:30, l’orale vale 40 punti e l’ultimo anno di scuola conta di più. Rischio «buchi» nelle commissioni. Come prendere 40 punti nel colloquio che si farà in classe

di Redazione Scuola di Corriere.it

I nuovi crediti

E’ pronta l’ordinanza per l’esame di Stato. E finalmente gli studenti possono sapere quanto varranno secondo le nuove disposizioni i crediti degli ultimi tre anni nel voto finale della maturità. complessivamente sono al massimo 60 punti così divisi: fino a 18 il terzo anno, fino a 20 il quarto e fino a 22 il quinto, cioè quest’anno. In passato erano 12, 12 e … Continua a leggere

Terza media, la tesina andrà discussa nell’ultima settimana di scuola

Sarà il consiglio di classe ad assegnare a ciascun alunno l’argomento dell’elaborato che potrà essere una tesina, una mappa concettuale o, per gli alunni dell’indirizzo musicale, l’esecuzione di un brano strumentale

Tesina o mappa, purché sia pronta fra tre settimane

Redazione Scuola di Corriere.it

Le scuole non hanno ancora ricevuto l’ordinanza sugli esami di terza media ma è meglio che studenti e docenti inizino a scaldare i motori. Perché se è vero che l’esame quest’anno non si farà causa coronavirus, in questi giorni c’è stata un’accelerazione sulla tesina di fine ciclo che ciascun ragazzo dovrà preparare, inviare e poi presentare ai suoi prof nel corso di un colloquio orale che … Continua a leggere

Primaria, più maestri in deroga

L’ipotesi per un riavvio in sicurezza a settembre. Un docente su cinque ha più di 60 anni

Alessandra Ricciardi su Italia del 28 aprile 2020

No a un aumento dell’orario di lezione per i docenti. La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha smentito che possa essere questa la strada per sdoppiare i gruppi classe e quindi consentire un ritorno a settembre a scuola in condizioni di sicurezza. Sì, invece, al riutilizzo di spazi più ampi, non necessariamente aule, e non è escluso un rafforzamento del contingente di insegnanti, anche se con contratti a tempo determinato, in particolare per scuola dell’infanzia e primaria. L’operazione sarebbe fatta in deroga e solo per l’anno … Continua a leggere

Riapertura scuole, allarme docenti e dirigenti: uno su tre è nella categoria a rischio

Secondo l’INAIL: “Va fatta una attenta riflessione su quei settori lavorativi che comportano intrinsecamente aggregazioni che possono veicolare il contagio come ad esempio la scuola

Sul Corriere della Sera Gianna Fregonara e Orsola Riva scrivono:

C’è un nuovo problema che si affaccia in vista della riapertura delle scuole, seppure a settembre. Un nodo inaspettato che è stato messo in evidenza per la prima volta dal documento dell’Inail -l’istituto che si occupa dei principi della sicurezza dei lavoratori sul posto lavoro -preparato dagli esperti in vista della riapertura delle attività. Si legge infatti che è consigliata una «sorveglianza sanitaria eccezionale per i lavoratori con età superiore ai Continua a leggere

«Nessun aggravio per le scuole, più coraggio sulle lezioni online»

di Eugenio Bruno

Interessante intervista al presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli

Dall’Authority per la privacy arriva una doppia conferma per le scuole: non dovranno chiedere ulteriori consensi alle famiglie per svolgere la didattica a distanza, né condurre l’analisi di impatto sulla protezione dei dati in loro possesso. 

Cosa cambia per le scuole?

Sostanzialmente niente. Il Garante dà una serie di conferme e solleva gli istituti dalla preoccupazione di dover fare l’analisi di impatto prevista dal Gdpr, che sarebbe stata invece un macigno. Si tratta di un’attività onerosa e impegnativa, richiesta per un trattamento massivo delle informazioni. Ma le scuole gestiscono i dati di mille-2mila persone, non di milioni.… Continua a leggere

Gissi su incontro con Azzolina: priorità assoluta all’attuazione delle intese su reclutamento e abilitazioni

Bisogna sbloccare il più rapidamente possibile le procedure di reclutamento, frutto di intese che vanno onorate subito, senza perdere altro tempo

L’urgenza di alcune questioni che si stanno trascinando da troppo tempo impone di concentrare su di esse la massima attenzione fin dall’incontro di domani con la ministra Azzolina. È in gioco l’avvio del prossimo anno scolastico, se vogliamo che le emergenze comincino a trovare soluzione, e non si ripropongano invece in modo ancor più pesante, dobbiamo mettere mano da subito ad alcuni nodi rimasti in sospeso.

Poi si potranno – e si dovranno – anche affrontare altre questioni, ma intanto si facciano subito passi in avanti concreti … Continua a leggere

Manovra, mancano risorse per istruzione università e ricerca

Sindacati pronti a mobilitarsi

Si è svolto al MIUR un incontro fra il ministro Lorenzo Fioramonti e i segretari generali dei cinque sindacati più rappresentativi del comparto istruzione e ricerca (Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams), convocati per un confronto che gli stessi sindacati avevano sollecitato sui contenuti della legge di bilancio e sui riflessi che questi hanno su questioni diverse, a partire da quella del rinnovo del contratto nazionale di lavoro.


Da parte dei segretari generali sono state esposte al ministro le forti preoccupazioni per lo scarto evidente che si registra fra le richieste di una significativa rivalutazione dei trattamenti retributivi del comparto e … Continua a leggere

Come riconoscere la dislessia e cosa devono fare genitori e insegnanti

DSA: una difficoltà nella capacità di leggere, scrivere, calcolare in modo corretto.

I dislessici hanno solo bisogno di apprendere in modo diverso. Questa difficoltà è ancora poco conosciuta, a volte diagnosticata tardivamente. Non capita raramente che i bambini e ragazzi dislessici non siano riconosciuti, e che vengano considerati da genitori e insegnanti come pigri, non motivati, “con la testa fra le nuvole”. Questo perché, fuori dal contesto scolastico, sono ragazzi ‘insospettabili’: socializzano come qualsiasi coetaneo, spesso diventano persino più abili nelle relazioni.

Il problema della dislessia si potrebbe dire ‘silenzioso‘. L’atteggiamento di un bambino dislessico è uguale a quello di un alunno svogliato. Spesso quindi noi adulti scegliamo … Continua a leggere