di Andrea Pasqualetto e Luigi Ruggera
Gli incidenti tra ieri e Pasqua. La superficie, indebolita dal rialzo delle temperature, non ha retto. Il sindaco: «Troppa gente dopo la serie tv»
È un po’ il lago dei sogni, incastonato fra le cime dolomitiche con l’acqua color smeraldo. Ad accrescerne la fama la serie televisiva «Un passo dal cielo» con Terence Hill. Risultato: il lago di Braies, in Alto Adige, 1.500 metri di quota, è stato preso d’assalto, complici la voglia di vacanza e le belle giornate di Pasqua. In questa stagione alcuni tratti sono però ancora ghiacciati e c’è chi si è avventurato in una passeggiata, nonostante la segnaletica inviti a fare attenzione. Il ghiaccio è infatti sottile, per via delle temperature che si stanno alzando. E così è successo che fra Pasqua e Pasquetta lo strato si sia rotto sotto i piedi degli imprudenti turisti. Il bilancio è di 14 persone finite nell’acqua gelida: 2-3 gradi.
Tragedia sfiorata
Ieri l’incidente: è toccato a una giovane coppia residente nel milanese (lui è di orgini pugliesi) con un bambino di appena 4 mesi. Si erano messi a camminare sul ghiaccio fino a una cinquantina di metri dalla riva e sono caduti. A tentare di soccorrerli un albanese di 44 anni che ha visto la scena, cadendo a sua volta nell’acqua. Mezz’ora di paura. Con l’elisoccorso della provincia a tentare il recupero dall’alto e i vigili del fuoco da terra. Sono stati salvati ma erano in condizioni di grave ipotermia e sono stati traportati in ospedale. Il piccolo in rianimazione a Innsbruck, in Austria, dove sono specializzati in questi interventi. È grave ma non rischia la vita.
Gli incidenti a Pasqua
Stesse scene nella giornata di Pasqua. In mattinata una donna milanese con il cane camminava tranquillamente sul ghiaccio e si è improvvisamente ritrovata immersa nel gelo. Con lei il marito 60enne e la figlia 30enne, caduti dentro nel tentativo di aiutarla. Tutti e tre sono stati portati all’ospedale di San Candido con un principio di ipotermia. Nel pomeriggio è invece toccato a quattro giovani turisti di Udine sull’altra sponda e sono stati portati in salvo da alcuni passanti, rifiutando poi il ricovero in ospedale.
Lo sconcerto del sindaco
Sconcertato il sindaco di Braies, Friedrich Mittermair: «Io non so più cosa fare. Ho fatto installare cartelli ovunque lungo la riva, per avvisare del pericolo. Ma penso che il rischio sia evidente di suo, non dovrebbero essere necessari i cartelli: è come consigliare davanti a un grande falò di non mettere le mani nel fuoco. Ma noi li abbiamo comunque messi. Così come ho disposto il divieto di percorrere la passeggiata attorno al lago, perché ci sono molti tratti ghiacciati».
Per la gente del posto i nuovi turisti di Braies «scambiano il luogo per un set cinematografico, a forza di vederlo in tv». Un paesaggio da cartolina. «Ma il rischio c’è ed è sotto i piedi — prosegue il sindaco —. Se ne fregano: arrivano in migliaia nei weekend e vanno fino a cento metri al largo. Io dico che è una cosa assurda, non so più cosa fare per impedire l’accesso». Polizia e carabinieri controllano ma non possono molto rispetto alle frotte di turisti. «Appena girano l’angolo quelli riprendono, giusto per provare l’emozione di passeggiare sul lago. Poi succedono questi incidenti e ti dispiace anche, naturalmente».
18 aprile 2022 (modifica il 18 aprile 2022 | 23:25)
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, 2022-04-18 21:26:00, Gli incidenti tra ieri e Pasqua. La superficie, indebolita dal rialzo delle temperature, non ha retto. Il sindaco: «Troppa gente dopo la serie tv», Andrea Pasqualetto e Luigi Ruggera