Il Celeste, un documentario che non si sostituisce ai tribunali

Il Celeste, un documentario che non si sostituisce ai tribunali

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di Aldo Grasso

L’ascesa al potere, il declino, il carcere e la rinascita: il biopic scritto da Carmen Vogani e diretto da Giulia Cerulli interessante perch non un atto d’accusa contro uno dei maggiori protagonisti della storia politica italiana

Doverosa premessa: non ho mai amato Roberto Formigoni, mi hanno sempre infastidito le commistioni di potere e religione, le sue frequenti manifestazioni di arroganza, alterigia e vanit, l’atteggiamento di una ipocrisia irritante, spocchiosa e vana. Il suo sbaglio pi grande, ma forse l’avrebbe commesso chiunque dopo il plebiscito alle elezioni europee del 1984 e i quattro mandati alla presidenza della regione Lombardia, stato un peccato di tracotanza, la hybris dei Greci, la violazione della norma della misura cio dei limiti che l’uomo deve incontrare nei suoi rapporti con gli altri uomini, con la divinit. Per ora Formigoni tornato con i piedi per terra, ha pagato il suo conto con la giustizia, merita il rispetto di tutti. Il documentario Il Celeste – Roberto Formigoni, scritto da Carmen Vogani con Danilo Chirico, Marco Carta e Lorenzo Avola, regia di Giulia Cerulli, molto interessante perch non un atto d’accusa, non un regolamento di conti, non un’inchiesta stile Report o Iene: non alza mai il ditino per rinfacciare a Formigoni gli sbagli commessi (Nove e Discovery+).

In pi, il racconto arricchito da materiale d’archivio scovato nelle teche di Telelombardia (dove Formigoni era spesso presente), che si aggiunge al repertorio privato messo a disposizione dallo stesso ex governatore. Il Celeste non ha nulla dell’agiografico o del riparatorio. A Formigoni non vengono risparmiate critiche da Ferruccio Pinotti, Giuseppe Civati, Marco Cappato, David Parenzo soprattutto da Carla Vites, moglie di Antonio Simone, il migliore amico di Formigoni finito anche lui in carcere (parole che raccontano la fine di un’amicizia, di un mondo, di una ristretta comunit), per il tono quello giusto, la tv non si sostituisce ai tribunali. E poi Formigoni ha la possibilit di raccontare la sua verit, di ricostruire i fatti avendo finalmente perso una maschera poco evangelica.

6 gennaio 2023 (modifica il 6 gennaio 2023 | 20:59)

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