Nella pittoresca Cittadella di Rondine, la campanella ha risonato segnando l’avvio di un nuovo anno di formazione. Tre percorsi distinti, rivolti a differenti destinatari, ma uniti dal cuore pulsante del Metodo Rondine.
La giornata ha animato il borgo con la presenza di oltre 600 persone provenienti da tutta Italia, tra cui studenti, docenti e dirigenti scolastici, oltre alla partecipazione di numerosi partner ed autorità che hanno contribuito alla crescita delle opportunità formative di Rondine, focalizzate sulla trasformazione creativa del conflitto.
La Sezione Rondine, un progetto avviato nel 2021 grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale e alle scuole della provincia di Arezzo, è stata la vera protagonista. Questo triennio scolastico sperimentale permette a ogni istituto superiore di costruire, insieme a Rondine, un innovativo percorso pedagogico e formativo. Il focus è sul Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti, che ambisce a ricollocare al centro la relazione educativa.
L’espansione del progetto vede ora 12 nuovi istituti aderenti, e riceve anche il riconoscimento e supporto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, come evidenziato dalla firma del protocollo d’intesa tra Rondine e il Ministro Giuseppe Valditara, il 26 settembre scorso. Una mossa che, secondo il dottor Alessandro Amadori, rappresenta un significativo passo avanti.
Franco Vaccari, presidente di Rondine, ha evidenziato come questa iniziativa sia stata possibile grazie ai dirigenti scolastici e ai docenti, definendoli come il vero motore della scuola. Le scuole di Arezzo, in particolare, sono state pioniere in questa sperimentazione, guidando la strada verso una nuova visione educativa che enfatizza la relazione tra docente e discente, promuovendo la cittadinanza attiva.
Il protocollo firmato dal Ministro conferisce alla Sezione Rondine la dignità di curricolo all’interno del sistema di istruzione, come sottolineato da Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio Scolastico della Toscana. Questo riconoscimento pone l’indirizzo Rondine alla pari di altri indirizzi o metodologie, certificando il lavoro svolto da Rondine e chi ha investito in questa progettualità didattica. Un traguardo importante per le scuole che hanno aderito finora.
L’evento di inaugurazione ha visto 380 studenti presenti, con molte altre classi collegate virtualmente alla Cittadella della Pace. Emma, studentessa del Liceo Redi, ha condiviso sul palco l’importanza della Sezione Rondine nel creare uno spazio per conoscere sé stessi, costruire relazioni e trasformare le difficoltà in opportunità.
Un ulteriore step cruciale per l’avvio della sperimentazione è stata la formazione dei docenti al Metodo Rondine da parte della Rondine Academy. Ad oggi, 500 docenti sono stati certificati con il Metodo Rondine, 200 dei quali costituiscono i consigli di classe delle 13 scuole presenti all’evento. Con il sostegno e l’impegno di tutti, la Sezione Rondine si profila come un’innovativa e promettente iniziativa per la trasformazione creativa dei conflitti nel panorama educativo italiano.
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