Cetty Mannino, Dalleducazione digitale al cyberbullismo e lutilizzo distorto della rete: scarica UDA per la scuola secondaria di II grado

Cetty Mannino, Dalleducazione digitale al cyberbullismo e lutilizzo distorto della rete: scarica UDA per la scuola secondaria di II grado

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Pubblicato da CeSVoP, il Centro di Servizi per il volontariato di Palermo, all’interno della collana “Nuova “Studi e Ricerche” 2”, il volume di Maria Concetta Mannino dal titolo “Dall’educazione digitale al cyberbullismo”. Comparazione dei provvedimenti governativi e delle azioni educative dei paesi europei con l’Italia. Alla stesura del volume hanno collaborato Danilo Conigliaro e Francesco Zanca. Scrive, nell’introduzione, Giuditta Petrillo che si tratta di “un interessante viaggio dentro uno dei fenomeni sociali che fanno scorgere le “radici dell’odio”. Infatti, il bullismo nelle sue varie forme (anche online) è un riverbero della questione più generale che caratterizza la nostra epoca: il prevalere dell’affermazione di sé in qualsiasi modo e senza alcun limite”.

Strumento di supporto ad adulti, ragazzi e ragazze, per acquisire le capacità di affrontare i rischi

Pasquale D’Andrea nella prefazione al volume ribadisce come “l’articolo 17 della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia dice: «Ogni bambino ha il diritto a ricevere informazioni provenienti da tutto il mondo, attraverso i media (radio, giornali, televisione) e ad essere protetto/a da materiali e informazioni dannosi». Ricordandoci che quando il 20 novembre del 1989 fu approvata all’ONU la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, non esistevano Internet, i network e i social, ma si sottolineava l’importanza di garantire a tutti i bambini e le bambine, ai ragazzi e alle ragazze, le informazioni che provenivano da tutto il mondo, in sicurezza”. Questa pubblicazione, continua il prof. D’Andrea, vuole essere uno strumento di supporto ad adulti, ragazzi e ragazze, per acquisire le capacità di affrontare i rischi, ma anche per saper cogliere e sfruttare appieno i benefici della “rete”.

Il tavolo tecnico sui New media e sul Cyberbullismo

La ricerca arriva alla fine del lavoro del Tavolo tecnico sui New media e sul Cyberbullismo insediato Pasquale D’Andrea, che aveva come obiettivi:

  • la costruzione di una “rete” che favorisse lo scambio di esperienze, di conoscenze di azioni di contrasto al fenomeno del cyberbullismo nonché la promozione della cultura della prevenzione relativa all’utilizzo dei dispositivi e del web;
  • sostenere l’approvazione di una legge che garantisca la dimensione educativa, cui la legge nazionale fa esplicito riferimento, ovvero «educazione digitale» intesa come apprendimento della capacità di affrontare i rischi della Rete sapendone sfruttare i vantaggi.

Il volume di Maria Concetta Mannino

La pubblicazione di Cetty Mannino (giornalista e blogger del sito intreccio.eu , da 10 anni impegnata nell’educazione digitale rivolta ad ogni età. In particolare esperta in cyberbullismo. Ideatrice di diverse campagne sociali sulla prevenzione del fenomeno e “Dall’educazione digitale al cyberbullismo” è la terza pubblicazione), come ci ricorda Pasquale D’Andrea, nel primo capitolo evidenzia le norme europee, italiane e regionali sull’importanza di prevenire fenomeni di cyberbullismo attraverso la pratica dell’educazione digitale; nel secondo capitolo viene presentato: il percorso fatto dal Tavolo e i relativi risultati ottenuti come l’approvazione della legge regionale; una fotografia di come i ragazzi e le ragazze a Palermo vivono il digitale, prima e durante il covid; per finire il capitolo racconta alcune esperienze significative attivate nella città di Palermo per informare ed educare adulti e ragazzi ad un uso corretto della rete. Nel terzo e ultimo capitolo ci sono i suggerimenti ai genitori, insegnanti e ragazzi e ragazze sull’uso corretto della rete.

CeSVoP e il terzo settore

Questa pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo del CeSVoP, che in questi anni, sotto varie forme ha sempre sostenuto condividendo la necessità dell’educazione digitale e, grazie, alle istituzioni e al Terzo settore che hanno aderito e contribuito nelle varie attività del tavolo tecnico, tra cui: l’Università degli Studi di Palermo, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Asp di Palermo, l’Ordine degli Psicologi, l’Ordine degli Assistenti Sociali, l’Ordine dei Giornalisti, l’Ussm, Coordinamento delle associazioni familiari, Forum delle Associazioni dei genitori, Associazione “Made 3.0”, Associazione “Genitori connessi”, Arciragazzi, “Culturalmente”, “Cento per cento in movimento”, AIGE, AGEDO, CIDI, Polizia di Stato, Ufficio Mediazione Comune di Palermo, Associazione Moige, ANFFAS, Cooperativa “Liberamente”; e numerose scuole palermitane: ICS “Camillo Finocchiaro Aprile”, Liceo scientifico “Galileo Galilei”, Istituto tecnico settore tecnologico “Vittorio Emanuele III”, ITI “A. Volta”, ICS “G. Falcone”, Direzione didattica “N. Garzilli”, ICS “G. Marconi”, ICS “Giovanni XXIII” di Terrasini, Scuola secondaria di primo grado “G.A. Borgese-XXVII Maggio”, ICS ad indirizzo musicale “Domenico Scinà – Gaetano Costa”, ICS “G.E. Nuccio”, ICS di Ficarazzi, Scuola “Maria Adelaide”, ICS “Abba-Alighieri”, ICS “Sferracavallo-Onorato”, ICS “S. Boccone-Perez”, ICS “Sanzio-Montegrappa-Falcone”; ICS “Manzoni-Impastato”, ICS “L. Sciascia”, ICS “Boccadifalco”, ICS “Tommasi di Lampedusa”, ICS “Mattarella-Bonagia”, ICS “Giuseppe Di Vittorio”, Scuola media “Vittorio Emanuele Orlando”, ICS “Colozza-Bonfiglio”, ICS “L. Sciascia”, ICS “G.E. Nuccio”, Educandato “Maria Adelaide”, Scuola media “Gramsci”, Scuola media “Leonardo da Vinci”, Convitto nazionale “Giovanni Falcone”, ICS “Florio”, ICS “Guglielmo Marconi”, ICS “Alberico Gentili”, ICS “G.A. Borgese-XXVII Maggio”, ICS “Sperone-Pertini”; ICS “Ferrara-Roncalli”; ICS “Renato Guttuso”; ICS “Mattarella-Bonagia”; ICS “Scinà-Costa”; Scuola media “G. Mazzini”, ICS “Antonio Ugo”.

Indagare l’impatto che l’uso distorto della rete ha nella società

La scelta di analizzare il cyberbullismo – afferma Cetty Mannino – nasce dall’interesse di indagare l’impatto che l’uso distorto della rete ha nella società. L’argomento, infatti, è oggetto di dibattito dei media e spesso ad emergere sono più i rischi che i vantaggi del web, specie in età adolescenziale.

Il cyberbullismo, la scuola e l’agenda politica

Per comprendere il fenomeno si rende necessario, innanzitutto, appurare le logiche di come e in che misura il tema sia inserito dalle istituzioni nell’agenda politica, dunque recepito, regolamentato e infine restituito alla collettività. Per orientare il lettore nella complessità dei dati – afferma Cetty Mannino – è preso in considerazione il modello teorico concettuale e la ricerca di Eu Kids Online, oltre ad un’ analisi svolta nella città di Palermo a cura del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo, Pasquale D’Andrea.
Lo studio, svolto attraverso interviste dirette: al sociologo Codeluppi, all’Agenzia della Commissione Europea per la Sicurezza Online, ai Sic (Safer Internet Centre), alla prima firmataria della legge italiana 71/17 in materia di cyberbullismo, Elena Ferrara, alla mamma di Coco, vittima del web, che ha dato il via alla legge in Irlanda, oltre che alla ricerca quali-quantitativa da fonti ufficiali online, intende intrecciare l’aspetto normativo a quello educativo, focalizzando l’attenzione sulle agenzie primarie di socializzazione: la famiglia e la scuola.

Lo studio dei provvedimenti normativi

In particolare, l’indagine si addentrerà nello studio dei provvedimenti normativi e si focalizzerà sull’impegno che l’Unione Europea e, a seguire, di alcuni degli stati membri analizzati pongono attraverso leggi e/o regolamenti, nella fascia preadolescenziale e adolescenziale, nei confronti dell’educazione ai media, con particolare riferimento all’area sicurezza, dunque alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo.

Contrasto a bullismo e cyberbullismo e l’UdA per la Secondaria di II grado

L’attività di contrasto al bullismo e cyberbullismo – scrive la Prof.ssa Costanza Ballarin – ha impegnato gli studenti di diverse classi del primo e secondo anno dell’Istituto L’Istituto di Istruzione Superiore “Marco Belli” (che oggi vanta gli indirizzi di Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane – opzione Economico Sociale) di Portogruaro (VE) brillantemente diretto dal dirigente scolastico dottoressa Maria Cambareri. L’UDA (Unità didattica di apprendimento) è stata realizzata, dalle professoresse Maria Rita Bellomo, Enrica Pontello e Laura Carli,  allo scopo di far conoscere loro la diffusione dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e allo scopo di prevenire e/o contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica. Un modo per educare alla comunicazione efficace e alla cittadinanza attiva, responsabile e democratica anche sul web, un modo per promuovere l’inclusione e la valorizzazione delle differenze culturali, sociali, di genere e religiose. Si è cercato, altresì, di sensibilizzare gli studenti alla disponibilità verso chi potrebbe avere particolare bisogno di supporto nonché far comprendere loro l’importanza di confidarsi con gli adulti. L’ unità di apprendimento è stata svolta attraverso discussioni di gruppo, visione di filmati a tema, condivisione di esperienze vissute, lettura di articoli, riflessione sui comportamenti pericolosi in rete che possono costituire reato. Gli studenti, suddivisi in gruppi, hanno realizzato un prodotto multimediale a scelta tra un video, un logo, una canzone, una poesia, una lettera oppure un power point. Durante lo svolgimento dell’attività, i docenti hanno guidato gli studenti nel lavoro di progettazione e realizzazione, fornendo chiarimenti e consigli sui compiti da svolgere in apprendimento cooperativo, hanno aiutato il confronto tra i gruppi e hanno supervisionato gli elaborati.

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