Secondo il pedagogista Daniele Novara, direttore del Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (Cpp), in un’intervista a La Repubblica, le chat dei genitori sono diventate una questione imbarazzante.
Originariamente concepite come strumenti di servizio, queste chat sono degenerate in “pollai” che generano disagio. Novara suggerisce che la scuola dovrebbe regolamentare l’uso di queste chat, trasformandole in canali di comunicazione unidirezionali, per prevenire discussioni promiscue tra i genitori.
Le chat dei genitori possono minare l’autorità degli insegnanti e la credibilità della scuola come istituzione. Novara afferma che, nonostante la scuola a volte non sia all’altezza della sua storia, ciò non dovrebbe essere argomento di discussione tra i genitori. Sottolinea l’importanza di avere tecnici e dirigenti scolastici selezionati non solo per le loro competenze amministrative, ma anche pedagogiche.
Novara ritiene fondamentale restituire alla società un immaginario educativo capace di comprendere i bambini e i ragazzi nelle loro fasi di crescita. Questo immaginario dovrebbe focalizzarsi sulla comprensione delle esigenze evolutive degli studenti, piuttosto che rimanere ancorato a pratiche obsolete o a discussioni infruttuose tra genitori.
Nel 2022, Orizzonte Scuola ha lanciato un sondaggio sulle chat. L’esito non ha dato adito ad altre conclusioni: le chat di classe devono essere utilizzate solo ed esclusivamente in caso di emergenza e non per comunicazioni ordinarie
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Chat Whatsapp con i genitori, per Novara sono pollai imbarazzanti: La scuola dovrebbe regolamentarle, diventino canali unidirezionali
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