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di Antonella Sparvoli
L’alito ricorda la frutta matura ma non questo l’unico sintomo. La causa una reazione metabolica dell’organismo che comincia a bruciare grassi dopo aver dato fondo agli zuccheri disponibili
Chi ha bambini piccoli sa bene quanto possa essere insidioso talvolta l’acetone. Se a tutti pu capitare di soffrirne in modo occasionale, ci sono bambini che si trovano a fare i conti con i fastidiosi disturbi ciclicamente, magari a settimane alterne o con regolarit una volta al mese, con pesanti ripercussioni sulla qualit di vita. In questi casi, pi che di acetone, si preferisce parlare di sindrome del vomito ciclico, un disturbo che potrebbe essere spia di una familiarit per l’emicrania. Ma facciamo un passo indietro e vediamo in che cosa consiste esattamente l’acetone e come si pu contrastare.
Che cos’ l’acetone?
Quando si parla di acetone, o chetosi, ci si riferisce a una risposta metabolica che si verifica nel momento in cui l’organismo, dopo aver bruciato tutti gli zuccheri disponibili, inizia a metabolizzare anche i grassi per far fronte alle proprie necessit — premette Carlo Dionisi Vici, responsabile dell’Unit operativa di malattie metaboliche dell’Ospedale pediatrico Bambino Ges di Roma —. Ci pu accadere in diverse circostanze. Esistono infatti vari fattori che possono favorire l’acetone, a partire da condizioni di stress fisico.
Quali sono le cause pi comuni di acetone nei bambini?
L’acetone si pu sviluppare durante un episodio febbrile, in concomitanza con una gastroenterite, nel caso in cui si segua una dieta ricca di grassi (dieta chetogenica) o anche dopo un digiuno prolungato. Queste condizioni comportano una maggiore richiesta di energia, in particolare di zucchero (glucosio), e quando le scorte si esauriscono, l’organismo inizia a bruciare i grassi. Il metabolismo dei grassi porta alla formazione dei cosiddetti corpi chetonici che sono tre: l’acetone, l’acido acetoacetico e l’acido beta-idrossibutirrico. Questi vengono trasportati attraverso il circolo sanguigno dal fegato (dove vengono prodotti) agli altri tessuti, soprattutto muscoli, cuore, rene e cervello, per soddisfare la richiesta energetica. Quando la produzione di corpi chetonici inizia a essere eccessiva, l’organismo provvede a eliminarli attraverso la respirazione e le urine. In particolare l’acetone viene espulso soprattutto attraverso la respirazione, dando all’alito l’inconfondibile odore simile alla frutta matura, mentre l’acido acetoacetico e quello beta-idrossibutirrico vengono eliminati attraverso le urine. La loro presenza nell’urina viene sfruttata per diagnosticare l’acetone. A questo scopo si utilizzano delle strisce reattive, che si possono comprare in farmacia: la parte reattiva di queste strisce vira di colore in presenza di corpi chetonici.
In che modo si manifesta l’acetone?
Accanto all’alito dal tipico odore di acetone, i sintomi pi tipici sono la nausea e il vomito, talvolta talmente insistente che il bambino rischia di andare incontro a uno stato di disidratazione perch non riesce a trattenere nulla. Se subentra la disidratazione possono comparire altri disturbi come lingua asciutta e patinosa, ridotta produzione di urine, sonnolenza e capogiri.
Che cosa si pu fare?
Il primo consiglio che danno i pediatri per ridurre la formazione di corpi chetonici e facilitarne l’eliminazione quello di somministrare al bambino acqua e zucchero, accorgimento che serve anche per prevenire la disidratazione. In alternativa vanno bene anche i succhi di frutta o le bibite. Visto il vomito, spesso irrefrenabile, si pu adottare l’espediente di dare queste bevande di frequente, a piccoli sorsi o con un cucchiaino. Appena il bambino riesce e ha voglia di mangiare qualcosa si possono proporre pasta o riso in bianco o comunque una dieta leggera. Vanno invece evitati i cibi grassi, come latte intero, burro, formaggi, fritti, carni rosse, insaccati e cioccolato. In genere in breve tempo l’acetone tende a regredire a meno che il piccolo non riesca a idratarsi. Se subentrano segni di disidratazione bisogna andare in Pronto soccorso dove la chetosi verr risolta tramite l’infusione in vena di soluzioni contenenti glucosio e sali minerali. In genere non necessario ricorrere a farmaci anti-vomito. Se il bambino soffre della sindrome del vomito ciclico con episodi ricorrenti di acetone bene fare qualche accertamento. Spesso questa condizione indicativa di una familiarit per l’emicrania che, nel bambino, si manifesta tipicamente proprio con il vomito. Con la crescita spesso gli episodi di acetone tendono ad attenuarsi fino a cessare del tutto.
5 marzo 2023 (modifica il 5 marzo 2023 | 07:21)
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