di Antonella Sparvoli
Si manifesta con un dolore continuo che colpisce soprattutto la parte esterna dell’articolazione. Per curarla a volte bastano riposo ed esercizi di stretching e rinforzo muscolare mirati
La corsa un’attivit aerobica che apporta molti benefici, ma c’ anche un rovescio della medaglia. Questa disciplina ha infatti un notevole impatto sulle articolazioni, in particolare sulle ginocchia, che a lungo andare possono andare incontro ad alcuni inconvenienti. Non a caso si parla di ginocchio del corridore.
Che cos’ il ginocchio del corridore?
In genere con questo termine si fa riferimento alla sindrome della bandelletta ileotibiale — premette Roberto D’Anchise, responsabile dell’Unit operativa di Chirurgia del ginocchio presso l’Irccs Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano —. La bandeletta ileotibiale una sorta di fascia che ha origine sul lato della coscia da due muscoli, il tensore della fascia lata e il grande gluteo, per poi raggiungere la tibia. una fascia molto ampia che avvicinandosi verso il ginocchio forma nella sua parte centrale una specie di cordone. Ebbene talvolta quest’area si pu infiammare, causando un tipico dolore nella parte laterale del ginocchio.
Da dove nasce questa infiammazione?
Ci sono due correnti di pensiero sull’origine di questa infiammazione. La prima sostiene che sia provocata dallo sfregamento della bandelletta con la parte esterna del femore, la seconda ipotizza che ci sia una sorta di cuscinetto adiposo tra questa fascia e il femore, che potrebbe infiammarsi ed essere la causa del dolore. Accanto alla sindrome della bandelletta ileotibiale ci sono, per, altra problematiche del ginocchio frequenti nei corridori. Tipicamente ci possono essere disturbi a livello dell’articolazione femoro-rotulea, soprattutto se si corre in salita o in discesa, e danni a cartilagine e menischi, in particolare in chi non ha le gambe perfettamente dritte.
Quali sono i sintomi caratteristici?
Nel caso della sindrome della bandelletta ileotibiale tipico il dolore in un’area abbastanza circoscritta, appena sopra il punto in cui la bandelletta si inserisce sulla parte pi esterna del piatto tibiale (tubercolo del Gerdy). La patologia femoro-rotulea causa invece un dolore a livello della rotula o poco sotto, soprattutto quando ci si mette in moto dopo essere stati a lungo seduti, mentre in presenza di deformazioni dell’asse del ginocchio, quali gambe a “O” (ginocchio varo) o a “X” (ginocchio valgo) il dolore avvertito nella parte interna o esterna del ginocchio, rispettivamente.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi della sindrome della bandelletta richiede una visita specialistica, mentre eventuali indagini diagnostiche, come la radiografia e la risonanza magnetica, possono servire per escludere altre patologie, per esempio lesioni del menisco laterale. Nel caso in cui si sospetti una patologia femoro-rotulea o meniscale utile associare alla radiografia anche la risonanza magnetica (Tac ed ecografia non sono indicate), per valutare l’usura della cartilagine e l’articolazione nel suo insieme. In presenza di ginocchio varo o valgo opportuno eseguire la radiografia del ginocchio, anche in carico, e quella di tutta l’arto, dal bacino alla caviglia, per stabilire l’angolo di deviazione qualora si stia prendendo in considerazione l’intervento chirurgico di correzione dell’asse della gamba. Per una valutazione articolare globale, si raccomanda anche la risonanza magnetica.
Come si cura il ginocchio del corridore?
Il trattamento della sindrome della bandelletta quasi sempre conservativo. All’inizio si raccomanda il riposo dall’attivit e poi esercizi mirati di stretching e rinforzo muscolare, soprattutto del tensore della fascia lata e del grande gluteo, associati a terapia con farmaci antinfiammatori. Il passo successivo, se non si ottengono i risultati sperati, ricorrere a terapie fisiche come la laserterapia, la tecarterapia e le onde d’urto. Inoltre possono essere d’aiuto le infiltrazioni con fattori di crescita (plasma arricchito di piastrine o Prp). La chirurgia riservata ai casi pi insidiosi. Riposo ed esercizi specifici sono ottimi alleati anche in presenza di una patologia femoro-rotulea in fase iniziale. In caso di ginocchio varo o valgo, pu essere utile, a scopo preventivo, eseguire un intervento di osteotomia per correggere la deformit, prima della comparsa di un’usura cartilaginea (artrosi). L’osteotomia una correzione dell’asse della gamba che permette di posizionare il ginocchio in modo corretto e distribuire cos il carico uniformemente.
18 febbraio 2023 (modifica il 18 febbraio 2023 | 12:56)
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