Chelsea, cosa può fare ai tempi delle sanzioni di Abramovich: le maglie, gli sponsor, i biglietti, le trasferte

Chelsea, cosa può fare ai tempi delle sanzioni di Abramovich: le maglie, gli sponsor, i biglietti, le trasferte

Spread the love

di Paolo Tomaselli

Li chiamano i «Bankrupt Boys», la nuova vita da giocatore del Chelsea: a maggio la Champions, ora il rischio bancarotta. Già bloccati i pagamenti dei diritti di immagine, gli stipendi vengono versati. Ma in trasferta si va in pullman e le maglietta senza lo sponsor non si possono comprare

L’allenatore Thomas Tuchel si è detto disponibile a guidare un minivan se serve per portare i giocatori in trasferta. Kai Havertz, autore nel maggio scorso a Oporto del gol che ha dato al Chelsea la seconda Champions League della sua storia in finale contro il City, ha detto che se c’è da pagare di tasca propria qualcosa, lo farà senza problemi. Dal tetto d’Europa alla crisi più rapida e imprevista possibile per i legami di Roman Abramovic con il governo di Mosca: in Inghilterra li hanno già ribattezzati i «Bankrupt Boys». Ma tra viaggi pullman, biglietti invendibili e maglia senza sponsor che non possono nemmeno essere acquistate, cosa può fare — e cosa non può fare — il Chelsea adesso?

Chelsea, stipendi pagati (per ora)

Venerdì scade il termine per le offerte di acquisto del club e qualsiasi potenziale nuovo proprietario dovrà ricevere il via libera del governo. Intanto tutti gli assets di Abramovic sono stati congelati, compreso quindi il Chelsea, che ha ottenuto una licenza valida fino al 31 maggio per continuare le attività calcistiche. Questa licenza può essere revocata o cambiata di scadenza in ogni momento dall’Ufficio delle sanzioni finanziarie del governo britannico. I termini attuali della licenza consentono il pagamento degli stipendi, anche se il ridotto flusso di denaro derivante dal blocco commerciale (niente magliette e biglietti da vendere, si entra allo stadio solo con l’abbonamento) può creare seri problemi di liquidità da qui al 31 maggio.

Niente pagamento dei diritti di immagine

Di sicuro non possono essere pagati i diritti di immagine dei giocatori, se l’accordo è stipulato con società terze. Problemi anche per scout e altri fornitori, mentre stewards, catering e servizio di sicurezza allo stadio rientrano nelle categorie che possono essere retribuite, secondo i termini della licenza. Anche e tasse contributi previdenziali sono regolarmente versati.

Niente rinnovi dei contratti in scadenza

La prossima finestra di mercato aprirà dopo la scadenza della licenza, quindi lo scenario non è del tutto chiaro. Ma se i termini della questione rimarranno questi, il club non potrà muovere giocatori, nemmeno in prestito, né ricevere denaro o pagare altri club. Tutti gli accordi di pagamenti precedenti al 10 marzo però sono tuttora validi. I giocatori in scadenza come Christensen, Rudiger e Azpilicueta, al momento attuale non possono rinnovare il contratto e sono liberi di firmare con altri club. Tutte le opzioni unilaterali di rinnovo non possono essere esercitate dal club. Se un giocatore vuole andarsene prima della fine del contratto, nonostante venga regolarmente pagato, si aprirebbe un contenzioso di non facile soluzione.

Trasferte da 20mila euro

Per le trasferte non si può spendere più di 20mila euro. È questa la ragione per cui per sfidare il Middlesbrough sabato in Fa Cup (un viaggio di circa 400 km) il Chelsea non potrà prendere l’aereo. I Blues dovranno per forza di cose viaggiare in pullman, o in treno. Un viaggio, tra andata e ritorno, di circa dieci ore.

Chelsea, entro venerdì la vendita

Anche gli sponsor sono un grosso problema: il marchio di telefonia «3» ha chiesto di sparire dalle maglie e con la licenza attuale il Chelsea non può ricevere soldi dagli sponsor. La squadra ha bisogno quindi di maglie senza sponsor, ma non può acquistarle. Il guaio principale resta l’impossibilità di vendere il club, anche se il Governo inglese ha indicato una strada che consentirebbe al Chelsea di chiedere una specifica licenza per cedere la società senza che i proventi vadano direttamente ad Abramovic. L’obiettivo per evitare il fallimento economico e quindi sportivo è questo: vendere il Chelsea, a questo punto a un prezzo molto inferiore ai 3 miliardi chiesti inizialmente, e farlo prima che apra la nuova sessione di mercato. Venerdì scade il termine per le offerte di acquisto del club e qualsiasi potenziale nuovo proprietario dovrà ricevere il via libera del governo.

16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 13:59)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-03-16 18:50:00, Li chiamano i «Bankrupt Boys», la nuova vita da giocatore del Chelsea: a maggio la Champions, ora il rischio bancarotta. Già bloccati i pagamenti dei diritti di immagine, gli stipendi vengono versati. Ma in trasferta si va in pullman e le maglietta senza lo sponsor non si possono comprare , Paolo Tomaselli

Powered by the Echo RSS Plugin by CodeRevolution.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.