Cherif Traorè (rugby): «Una banana marcia come regalo di Natale dai compagni del Benetton»

di Valerio Vecchiarelli

Cherif Traor, pilone della Nazionale italiana, ha raccontato il dono ricevuto durante la cena di Natale della squadra: Un gesto offensivo, non ho dormito tutta la notte. I compagni ridevano

Questa volta Cherif Traor, 28 anni, pilone sinistro del Benetton Rugby con alle spalle 16 presenze in Nazionale, non ce l’ha fatta a star zitto, ci ha pensato su una notte di insonnia prima di affidare al proprio profilo Instagram una denuncia personale, troppe volte in passato ingoiata in silenzio.

Traor arrivato in Italia dalla Guinea insieme con la famiglia quando aveva sei anni e da italiano ha indossato l’azzurro prima nella Nazionale under 20, poi in quella maggiore per la quale ha contribuito in estate alla vittoria sul Portogallo segnando una meta. Marted ha partecipato con la squadra al completo al pranzo di auguri, il Secret Santa, una tradizione durante la quale i ragazzi si scambiano regali anonimi, spesso a sfondo ironico. Quando per ha aperto il suo non riuscito a rimanere impassibile e ha fatto intendere all’autore di aver passato il segno. Quella banana marcia confezionata dentro a un sacchetto dell’umido, di pessimo gusto e di spiccato sfondo razzista, questa volta non poteva considerarlo uno scherzo.

E cos dopo averci riflettuto ha denunciato su Instagram l’accaduto: Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo – ha scritto – la cosa che mi ha fatto pi male vedere parte dei miei compagni presenti ridere, come se tutto fosse normale. Il racconto, strada facendo, diventa una circostanziata denuncia: Sono abituato, o meglio, mi sono dovuto abituare a dover fare buon viso a cattivo gioco ogni volta che sento battute a sfondo razzista per cercare di non inimicarmi le persone vicine. Ieri stato diverso, per. Fortunatamente alcuni compagni, soprattutto stranieri, hanno cercato di supportarmi. Fuori dall’Italia un gesto come questo condannato gravemente anche all’interno di piccole realt e questa volta voglio dire la mia…. Il Benetton Rugby una franchigia professionistica, dove giocano atleti di 3 continenti. Oggi, mentre il telefono di Cherif Traor continuava a suonare a vuoto, la societ trevigiana ha reso pubblica una nota in cui si condanna senza condizioni il gesto: La Benetton Rugby tiene a ribadire di aver sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di razzismo o forma di discriminazione. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra identit e i nostri valori. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza. Comportamenti simili non hanno nulla che vedere con lo sport, e davanti a episodi del genere Benetton Rugby sar sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro l’etnia, della loro fede e della loro dignit. In squadra in molti sono rimasti sorpresi dalla presa di posizione del loro compagno a due piazze e c’ chi giura di essersi sbrigato a dargli sostegno una volta capito che si era passato il limite. Sembra che anche l’anonimo autore dell’odioso regalo abbia inviato un messaggio di scuse. Ma questa volta Traor non ce l’ha fatta a barricarsi nel silenzio: Sono voluto uscire allo scoperto – ha concluso il suo post – per fare in modo che episodi come questo non succedano pi, per evitare che in futuro anche altre persone si ritrovino nella mia situazione. Sperando che il mittente impari una lezione….

21 dicembre 2022 (modifica il 21 dicembre 2022 | 16:20)

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, 2022-12-21 15:22:00, Cherif Traoré, pilone della Nazionale italiana, ha raccontato il dono ricevuto durante la cena di Natale della squadra: «Un gesto offensivo, non ho dormito tutta la notte». I compagni ridevano , Valerio Vecchiarelli

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