Chi prende brutti voti in pagella non scende in campo. Squadra torinese chiede anche la pagella ai giovani calciatori

Chi prende brutti voti in pagella non scende in campo. Squadra torinese chiede anche la pagella ai giovani calciatori

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Una storica società dilettantistica del Piemonte ha fatto una richiesta alle famiglie degli allievi più giovani: permettere di vedere le pagelle del primo quadrimestre.

Secondo i dirigenti, “l’attività scolastica e quella sportiva sono complementari nella crescita dei nostri atleti”. Il messaggio è chiaro: i giovani atleti non possono limitarsi a eccellere solo sul campo, ma devono anche dimostrare il loro impegno a scuola, altrimenti rischiano di essere esclusi dalle competizioni sportive.

I vertici della società vogliono conoscere meglio i bambini e aiutarli a migliorare i loro comportamenti evidenziati a scuola. Per la squadra, il rendimento scolastico è ancora più importante dei risultati sul campo di calcio.

L’allenatore, ideatore della richiesta “facoltativa” delle pagelle, in un colloquio con il Corriere della Sera, sostiene che l’intelligenza scolastica è fondamentale per diventare buoni calciatori. Questa pratica è consolidata nei settori giovanili di molte squadre di serie A.

L’allenatore e la presidenza della società dilettantistica vogliono supportare le famiglie, incoraggiando i genitori a parlare con i ragazzi e a far loro comprendere l’importanza della corretta condotta sia in campo che in classe. Se i ragazzi dovessero ignorare questi consigli, sono già pronti a impartire sanzioni disciplinari come non convocare il tesserato alle partite del fine settimana.

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