Chi sono i ministri 5 Stelle nel governo Draghi

Chi sono i ministri 5 Stelle nel governo Draghi

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di Valentina Santarpia Si tratta di tre ministri, Federico D’Incà, Fabiana Dadone e Stefano Patuanelli, una viceministra, Alessandra Todde, e cinque sottosegretari. Altri sei esponenti del governo ex Cinque Stelle si sono staccati per aderire alla formazione di Di Maio Sono 9 gli esponenti del Movimento Cinque Stelle al governo. In particolare si tratta di tre ministri: Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento), Fabiana Dadone (Politiche giovanili) e Stefano Patuanelli (Politiche agricole). Bellunese, 44 anni, Federico D’Incà si è diplomato all’Itis «G. Segato» come perito elettronico nel 1995 e laureato in Economia e Commercio a Trento nel 2000. Di professione impiegato, ha lavorato come analista di sistemi gestionali informatici. Attivista di progetti umanitari in Africa, ha collaborato alla realizzazione di una palestra per la Pet Therapy delle persone diversamente abili a Mel, in provincia di Belluno. Al suo secondo mandato da deputato grillino, è stato capogruppo del Movimento 5 Stelle e dal 2018 è questore della Camera dei deputati. Il 5 settembre del 2019 diventa ministro per i Rapporti con il Parlamento del governo Conte II. Il 3 ottobre riceve anche la delega alle Riforme. Fabiana Dadone è nata il 12 febbraio 1984 a Cuneo. Laureata in giurisprudenza, è stata praticante avvocato a Ceva (CN) ed è stata molto attiva sia nel volontariato che nelle battaglie degli albori del Movimento 5 stelle in provincia di Cuneo. Alle elezioni politiche del 2013 vince le «Parlamentarie» del 5 stelle nella circoscrizione Piemonte 2 e viene eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Piemonte 2 per il Movimento 5 Stelle. Sul suo primo anno in Parlamento è stato scritto un libro: «Oltre Lo Tsunami» di Ergys Haxhiu, il suo attuale compagno. Vince per la seconda volta le «Parlamentarie» del 5 stelle e alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 torna in Parlamento per la seconda volta. Il 25 giugno 2019, dopo essere stata scelta dal capo politico Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle, viene votata dalla base degli iscritti per divenire probiviro. Nel Governo Conte II è ministra per la Pubblica Amministrazione. Ha fatto scalpore, l’8 marzo del 2021, la foto che ha postato per la festa della donna: la ministra in felpa dei Nirvana e tacchi alti rossi. E ha fatto parlare di sé anche l’immagine che ha pubblicato il compagno Haxhiu pochi giorni fa con la ministra Fabiana Dadone in versione femen mentre contesta Mario Draghi. Stefano Patuanelli, 47 anni, triestino, ministro delle Politiche agricole del governo guidato da Mario Draghi. È stato ministro dello Sviluppo economico nel secondo esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Triestino, laureato con 110 e lode in Ingegneria edile nell’università della sua città, ha lavorato in diversi studi di architettura e ingegneria. Attivista 5 Stelle della prima ora — già nel 2005 era nei gruppi «Amici di Beppe Grillo» — è stato, tra il 2011 e il 2016, portavoce del MoVimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Trieste. Alle elezioni del marzo 2018 è stato eletto nella circoscrizione Friuli-Venezia Giulia, ed è poi diventato capogruppo al Senato. Patuanelli è una figura stimata anche all’interno del Pd, specialmente nell’area renziana, ed è stato oppositore della Tav della prima ora. Sposato, tre figli, appassionato di pittura e architettura, ama il basket e l’atletica. C’è anche una viceministra, Alessandra Todde allo Sviluppo economico. Manager e politica italiana, ingegnera informatica, nel 2018 è stata nominata tra le inspiring fifty italiane, le 50 donne più influenti nel mondo della tecnologia. È stata partner in Kaufmann & Partners, investment e advisory firm con sede a Madrid, responsabile del finanziamento e dell’advisory per il programma dedicato alle start-up innovative e ha diretto la Research Unit. Poi amministratore delegato di Olidata, società leader del settore informatico dal 2018 al 2019 quando si è dimessa per candidarsi alle elezioni europee nelle fila del Movimento 5 Stelle. Dal 2019 al 2021 è stata sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico del secondo governo Conte. Dal 2021 è viceministra al ministero dello Sviluppo economico del governo Draghi. Sono cinque i sottosegretari rimasti: Carlo Sibilia all’Interno (36 anni, quello che sui social ha fatto gli auguri alla Repubblica il 17 marzo, anziché il 2 giugno), Ilaria Fontana alla Transizione ecologica (38 anni, lei è la prima firmataria della legge per far diventare reato la «molestia olfattiva»), Giancarlo Cancelleri alle Infrastrutture e mobilità sostenibili (47 anni, uomo di punta del Sud, ha rinunciato a candidarsi alle primarie dell’area progressista per la Presidenza della Regione siciliana, per il niet di Grillo sul terzo mandato), Rossella Accoto al Lavoro e Politiche sociali (52 anni, marchigiana, impiegata nella Pa), Barbara Floridia all’Istruzione (45 anni anni, messinese, è stata scelta per correre al posto di Cancelleri). I nove sono quel che resta della delegazione pentastellata al governo dopo la scissione dei dimaiani di Insieme per il Futuro. Si tratta appunto del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, della viceministra dell’Economia Laura Castelli e dei sottosegretari Dalila Nesci (Sud e Coesione Territoriale), Manlio Di Stefano (Esteri), Anna Macina (Giustizia) e Pierpaolo Sileri (Salute). 20 luglio 2022 (modifica il 20 luglio 2022 | 17:40) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-20 15:40:00, Si tratta di tre ministri, Federico D’Incà, Fabiana Dadone e Stefano Patuanelli, una viceministra, Alessandra Todde, e cinque sottosegretari. Altri sei esponenti del governo ex Cinque Stelle si sono staccati per aderire alla formazione di Di Maio, Valentina Santarpia

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