di Teresa Cioffi
Il grande protagonista dei cinepanettoni, insieme a Massimo Boldi, critica il costante desiderio di apparire
«Ma certe persone non si so rotte le palle di pubblicare quello che mangiano, mentre ballano abbracciati e poi si odiano, le panoramiche delle discoteche tutte uguali, i tuffi dai motoscafi di lusso comprati facendo i buffi (in romanesco: i debiti, ndr)?». Lo chiede Christian De Sica al popolo del web e lo fa tramite Instagram, la vetrina social per eccellenza. « E basta – aggiunge l’attore – Ma possibile essere diventati così cafoni?».
Il re dei cinepanettoni
Una domanda posta dal re dei cinepanettoni insieme a Massimo Boldi, da «Vacanze di Natale» del 1983, passando per «Natale sul Nilo» del 2002 e «Vacanze di Natale a Cortina» del 2001, fino ad «Amici come prima» del 2018. Pellicole amate e criticate, forti per la comicità con la quale gli italiani vengono rappresentati tra i loro vizi e le loro virtù. Le osservazioni forti non sono mai mancate: per alcuni il filone dei cinepanettoni esalta gli eccessi, alimentando una superficialità italiana alla quale i valori non mancano per niente. Una realtà che De Sica ha sempre conosciuto sia sul set che nella quotidianità. E che forse non sopporta più. Per dirlo alla De Sica: Ma che è sta cafonata?!».
16 agosto 2022 (modifica il 16 agosto 2022 | 15:10)
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, 2022-08-16 13:10:00, Il grande protagonista dei cinepanettoni, insieme a Massimo Boldi, critica il costante desiderio di apparire , Teresa Cioffi