Chubby Checker, il re del twist: «Una rivoluzione che non si è mai fermata»

Chubby Checker, il re del twist: «Una rivoluzione che non si è mai fermata»

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di Barbara Visentin

Il cantante e ballerino classe 1941, è l’ospite d’onore del Summer Jamboree a Senigallia

Se il twist è un ballo che va oltre il tempo — e quest’estate è tornato particolarmente in voga con il tormentone «La dolce vita» — è merito di un signore di 80 anni, dalla voce squillante e dalla risata imprevedibile. All’inizio degli anni 60 è stato Chubby Checker a dare il via a questo fenomeno, mettendo insieme i movimenti che assomigliano allo «spegnere una sigaretta con i piedi» e cantando brani ormai diventati immortali come «The twist» e «Let’s twist again». «È una rivoluzione che non si è mai fermata — racconta al telefono dagli Stati Uniti —. Prima si ballava sempre con qualcuno, poi il twist ha dato il via all’idea di ballare da soli. Insomma possiamo dire che il dancefloor come lo conosciamo oggi è nato con Chubby».

Il papà del twist, che spesso parla di sé in terza persona o al plurale come se Chubby Checker fosse un personaggio separato dalla sua identità giù dal palco, all’anagrafe si chiama Ernest Evans ed è nato nel 1941 in South Carolina. Ha iniziato a cantare e ballare da bambino e non ha più smesso, tanto che il 3 agosto sarà l’ospite d’onore del Summer Jamboree, il festival dedicato alla cultura e alla musica dell’America anni 40 e 50 che si svolge a Senigallia dal 30 luglio al 7 agosto: per l’occasione promette di «far saltare tutti», non prima di aver mangiato un piatto di spaghetti, «ricordo indimenticabile che ho dell’Italia».

La sua passione per la musica è nata assistendo a un concerto: «Quando avevo quattro anni mia mamma mi portò allo show di un cantante country, Ernest Tubb. Vedendolo rimasi folgorato e mi dissi “devo farlo anch’io”: da quel momento non pensai ad altro ogni giorno. Così a 17 anni ero sul palco e a 18 ho cambiato il mondo». Proprio 18enne, infatti, Chubby ha inciso la sua versione di «The twist» (scritta da Hank Ballard) ed è finito al primo posto della classifica americana, tornandoci con lo stesso brano nel 1962. Nel 1961 è arrivata «Let’s twist again», con cui ha vinto un Grammy, e il decennio è andato avanti spedito fra hit e passi di danza: «Agli inizi non sapevamo bene quel che stava accadendo, come Colombo quando ha scoperto una nuova terra. Era solo uno stupido ballo, qualcosa di giovane e sexy che i ragazzi potevano fare muovendosi come volevano. Poi è stato tutto esplosivo e divertente, senza contare che hanno iniziato ad arrivare i soldi».

Ma che aria si respirava nei dancefloor degli anni 60? «La stessa di adesso — assicura Checker —. Vestiti sexy, divertimento e sesso. Quel che abbiamo portato non è più andato via, quel che c’è nei brani di oggi è ancora quello che ho creato io e se pensate che ormai sia vecchio e malconcio, allora non venite a vedermi». Chubby è tornato in classifica anche nel 2008 con «Knock down the walls», brano che nulla ha a che fare con il twist. Ma rimane legato alla «sua» creatura: «Il twist non si può ripetere, è come la ruota. Però mi sono goduto anche tutto il resto». Il segreto della sua energia, è prendere le cose come vengono: «Io non mi complico la vita, mi diverto, sono felice se tutti si muovono e ballano. Non abbiamo scelto di venire al mondo, ma tanto vale fare il meglio che possiamo con quello che abbiamo. Quindi il mio consiglio è: prova ad andare d’accordo con gli altri sulla terra, sii te stesso, fai un po’ di soldi, divertiti e soprattutto balla».

29 luglio 2022 (modifica il 29 luglio 2022 | 21:03)

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, 2022-07-29 19:50:00, Il cantante e ballerino classe 1941, è l’ospite d’onore del Summer Jamboree a Senigallia, Barbara Visentin

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