Cibi anti zanzare, che cosa mangiare (e bere) e cosa no per evitare di essere punti

Cibi anti zanzare, che cosa mangiare (e bere) e cosa no per evitare di essere punti

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l’esperto spiega

di Chiara Amati

Siamo tutti potenziali bersagli. Ma le zanzare non colpiscono a caso. Particolarmente sensibili agli odori — che percepiscono fino a 50 metri di distanza — pungono (anche) per questioni di chimica. Attenzione dunque a che cosa mangiamo e beviamo. La tavola può è essere un ottimo repellente gastronomico. O l’esatto contrario…

Un ronzio vicino all’orecchio, una puntura lievissima, eppure percettibile anche ai meno sensibili, sulla pelle. E per finire, in tempi variabili, l’insorgenza di un ponfo pruriginoso. Il lascito, indesiderato, delle zanzare che in questa stagione, soprattutto all’imbrunire e con l’umidità, sono la croce di molte, moltissime persone. Jerry Butler, professore all’Università della Florida che di zanzare si intende — diversi gli studi pubblicati in materia — chiarisce che a colpire sono per lo più gli esemplari femmina: «Hanno bisogno di sangue umano per produrre uova fertili». E ipotizza che preferiscano alcuni individui ad altri. Questione di sangue? «Esistono molte ricerche scientifiche che dimostrano quanto certi odori rendano alcune persone più appetibili di altre. Sulle motivazioni, però, c’è ancora molto da scoprire» secondo Joe Conion, consulente tecnico della American Mosquito Control Association.

Di sicuro c’è che l’organismo umano produce anidride carbonica e acidi, su tutti l’urico, che ne solleticano l’interesse. Colesterolo e steroidi a fior di pelle sono parimenti attrattivi. E loro, le zanzare, riescono a fiutare questi odori fino a una cinquantina di metri di distanza dall’obiettivo. Che, in genere, centrano. Poco importa se intorno a noi ci sono frotte di candele alla citronella, zampironi, vasi di gerani in fiore, lampade UV elettriche. Neppure cerotti, braccialetti e spray con dicitura «tropicale» — a indicarne la (presunta) super valenza — riescono ad allontanarle. È come se, nel tempo, avessero sviluppato una sorta di resistenza ad agenti chimici che consente loro di agire indisturbate. Se provassimo a scansarle partendo dalla tavola? Cibo e bevande, come sempre, possono essere grandi alleati.

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17 giugno 2022 | 06:51(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-06-23 23:24:00, Siamo tutti potenziali bersagli. Ma le zanzare non colpiscono a caso. Particolarmente sensibili agli odori — che percepiscono fino a 50 metri di distanza — pungono (anche) per questioni di chimica. Attenzione dunque a che cosa mangiamo e beviamo. La tavola può è essere un ottimo repellente gastronomico. O l’esatto contrario…, Chiara Amati

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