Cicero (ANCoDiS): Della retribuzione aggiuntiva ancora nessuna traccia. Trattamento intollerabile

Al termine di settembre, la scuola si ritrova ad affrontare un intollerabile ritardo nel pagamento delle attività aggiuntive relative all’anno scolastico 2022-2023.

Nonostante gli uffici abbiano proceduto tempestivamente con le necessarie procedure amministrative e contabili, la retribuzione dovuta rimane ancora un miraggio. Ciò rappresenta non solo un disservizio, ma una vera e propria umiliazione per oltre 120,000 professionisti del settore scolastico.

Il mancato accredito delle economie, che avrebbe garantito alle scuole la capacità di retribuire tutto il personale coinvolto, aggiunge ulteriore salmastro sulla ferita. L’assenza di comunicazioni certe rende il panorama ancora più desolante. La situazione si aggrava considerando che molti docenti e personale scolastico hanno accettato nuovi incarichi di lavoro aggiuntivo, mettendo al servizio delle loro comunità scolastiche professionalità e impegno, nonostante l’assurdo ritardo nei pagamenti.

In questa tempesta, la mancanza di una risposta forte e unita da parte dei sindacati e delle associazioni dei dirigenti scolastici è assordante. Dove sono le voci che dovrebbero alzarsi in difesa dei diritti e degli interessi dei lavoratori del mondo dell’educazione? La critica pungente arriva direttamente da Rosolino Cicero, Presidente dell’ANCoDiS, che sottolinea l’importanza di una reazione concreta da parte di queste entità, per fare fronte a una situazione che si protrae ormai da troppo tempo.

La situazione attuale esige un immediato intervento per risolvere il problema del mancato pagamento. È un grido di allarme che mette in luce l’urgente necessità di responsabilità e azione da parte delle istituzioni competenti, affinché venga riconosciuto e retribuito l’impegno profuso dai professionisti scolastici nell’assumere nuovi incarichi, nonostante le avversità.