La Cina e i bluff sulla guerra in Ucraina, tra armi e piani di pace

La Cina e i bluff sulla guerra in Ucraina, tra armi e piani di pace

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di Guido Santevecchi

Wang Yi, che ha trascorso gli ultimi due giorni a Mosca, ha lasciato intendere ai suoi interlocutori europei che la proposta di una soluzione politica potrebbe essere resa nota domani. Ma la Casa Bianca pronta a svelare il doppio gioco cinese

Nel suo tour europeo, con le tappe in Francia, Italia, Germania e Ungheria, il responsabile della strategia internazionale cinese Wang Yi ha detto in sostanza che la guerra in Ucraina non pu essere vinta da nessuno e che il prezzo pi alto, dal punto di vista economico e di peso geopolitico lo sta pagando proprio l’Unione Europea.

Il ragionamento di Wang Yi stato che l’Europa intrappolata nella strategia di sicurezza degli Stati Uniti. L’annuncio di una iniziativa politica cinese per fermare il conflitto, con tutte le sue ambiguit, serve proprio a puntellare il rapporto (commerciale) con gli europei, visto che quello con gli americani si fatto molto pi incerto (anche se pure questo per ora resta ricchissimo e vantaggioso per Pechino).

Wang Yi ha lasciato intendere ai suoi interlocutori europei che la proposta di soluzione politica potrebbe essere resa nota domani, nel primo anniversario dell’invasione russa, che Xi Jinping e compagni non hanno mai definito invasione n hanno condannato.

Wang Yi ha trascorso gli ultimi due giorni a Mosca

. A stringere le mani di tutti i dirigenti di Pechino, risalendo la catena della nomenklatura fino a Vladimir Putin. L’inviato cinese ha riaffermato che il rapporto tra Russia e Cina solido come una roccia, ricevuto un nuovo invito per Xi Jinping al Cremlino, che a quanto si dice si sta preparando per la primavera. Tra le molte dichiarazioni di solidariet agli amici russi, Wang ha infilato l’apprezzamento cinese per la disponibilit della Russia a risolvere il conflitto ucraino attraverso i negoziati. Quali termini potrebbero condurre all’apertura di un negoziato non si sa. Non resta che sintonizzarsi sulle onde cinesi per accertare se domani arriver un annuncio concreto da Xi.


La Casa Bianca sa bene che la Cina ha tutto l’interesse a dividere l’Occidente
. E punta a denunciare il doppio gioco mandarino. Nel colloquio tempestoso della settimana scorsa a Monaco, dopo l’incidente del pallone-spia, Antony Blinken ha messo in guardia Wang dicendogli di avere informazioni che evidenziano come Pechino stia valutando di inviare armi letali ai russi. E ora funzionari dell’amministrazione Biden fanno sapere al Wall Street Journal che sta considerando di rivelare i dati di intelligence sul possibile invio di armi cinesi all’Armata russa.

La bomba politica potrebbe essere fatta detonare dal Segretario di Stato Blinken domani in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Un anno fa, intervenendo all’Onu, Blinken avvert per l’ultima volta il mondo che i russi avevano ammassato carri armati e cannoni al confine ucraino e si preparavano all’aggressione. Quella previsione ha rafforzato la credibilit dell’intelligence americana (che in questa crisi gioca un ruolo centrale) e ora Blinken fa capire di avere un’arma in pi per contenere i piano di Pechino. Il Ministero degli Esteri cinese nega l’esistenza di piani per forniture di armi letali (vale a dire munizioni, cannoni, missili…): Sono solo speculazioni e calunnie e ritorce l’accusa: Tutti sanno che l’Occidente a inviare forniture belliche sul campo di battaglia.

23 febbraio 2023 (modifica il 23 febbraio 2023 | 16:33)

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