Cina, sale l’onda del Covid: «File di bare nei crematori». Gli Usa: virus può ancora mutare

Cina, sale l’onda del Covid: «File di bare nei crematori». Gli Usa: virus può ancora mutare

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La Cina passata in pochi giorni dalla certezza della politica Zero Covid a quella che sembra una assenza di piani. I contagi aumentano, il sistema sanitario in emergenza, aumentano le terapie intensive e diminuiscono le scorte nelle banche del sangue. E dagli Stati Uniti arriva un altro allarme: per l’economia e per le mutazioni di Sars-CoV-2

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO
Dalla politica Covid Zero le autorit cinesi si sono ritirate precipitosamente, ma in questa fase sembra avere zero piani per uscire dalla nuova emergenza.

Di fronte all’esplosione dei contagi, solo la stampa di Partito sembra sapere quello che c’ da fare: dare notizie ottimiste per sostenere psicologicamente la gente disorientata. Cos oggi sui giornali di Pechino si legge: Esperti prevedono il ritorno alla normalit in primavera; I virologi dicono che la variante Omicron presenta un rischio minore di causare una malattia grave.

La linea ufficiale questa: il 7 dicembre le misure per inseguire il Covid Zero sono state cancellate a seguito dell’accertamento che la patogenicit del coronavirus si era indebolita, ha scritto l’agenzia Xinhua. Per, questa scoperta le autorit l’hanno fatta improvvisamente, dopo la fiammata di proteste in decine di citt a fine novembre, con gli slogan urlati a Shanghai contro Xi Jinping.

Il sistema sanitario ha bisogno di aiuto: lo provano gli annunci delle amministrazioni di varie citt sulla corsa a rafforzare con nuovi letti le terapie intensive e l’apertura di nuove cliniche della febbre, che sono centri per la cura dei primi sintomi e servono a diminuire la pressione sugli ospedali. Un altro indicatore di crisi quello sulla diminuzione delle scorte nelle banche del sangue di almeno sette province: il livello sceso al 16% rispetto all’anno scorso. I donatori potenziali o sono positivi al Covid-19 o temono di uscire.

Dopo i due di ieri, la municipalit di Pechino ha registrato cinque morti oggi: il numero sembra sempre implausibile a fronte della diffusione dei contagi, che secondo dati non ufficiali avrebbe raggiunto il 40% dei 22 milioni di abitanti della capitale.

La stampa internazionale usa come termometro la situazione nei crematori: in alcuni sono state viste file di carri funebri e raccolte testimonianze di parenti di persone decedute per Covid-19.

Le autorit hanno reagito facendo piantonare dalla polizia le strade di accesso ai due crematori dove ieri i cronisti di Reuters e Bloomberg avevano segnalato le lunghe code di auto nere con corone a lutto e visto personale in tuta protettiva bianca scaricare le bare. Questa mattina l’Agenzia France Presse ha parlato per telefono con un funzionario di un crematorio a Chongqing, megalopoli da 30 milioni di abitanti: Non abbiamo pi spazio per i corpi in lista d’attesa, ha detto ma non ha precisato se la situazione sia stata causata dalle morti per Covid.

Proiezioni con modelli matematici elaborate da istituti internazionali sostengono che nei prossimi mesi il 60% dei cinesi potrebbe essere contagiato. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano dice che considerate le dimensioni del Pil della Cina e quelle della sua economia c’ da attendersi un impatto sul mondo globalizzato. E aggiunge che bisogna vigilare perch in questa situazione c’ la possibilit che il coronavirus muti ancora mentre si diffonde in Cina e rappresenti una nuova minaccia per la popolazione mondiale.

Nei giorni scorsi il portavoce del Ministero egli Esteri cinese aveva assicurato che la Cina ha un vantaggio istituzionale sul resto del mondo. Queste frasi ci ricordano che il virus del sospetto e della rivalit continua a circolare.

20 dicembre 2022 (modifica il 20 dicembre 2022 | 16:46)

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, 2022-12-20 18:09:00, La Cina è passata in pochi giorni dalla certezza della politica Zero Covid a quella che sembra una assenza di piani. I contagi aumentano, il sistema sanitario è in emergenza, aumentano le terapie intensive e diminuiscono le scorte nelle banche del sangue. E dagli Stati Uniti arriva un altro allarme: per l’economia e per le mutazioni di Sars-CoV-2, Guido Santevecchi

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