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Il ministro della Transizione ecologica al Prix Italia della Rai: «Se a questo cambiamento macroeconomico non farà riscontro un adeguamento del modello sociale, le conseguenze saranno catastrofiche»
«Non può esserci sostenibilità ecologico-ambientale se non c’è sostenibilità sociale». È il monito lanciato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenuto con un videomessaggio questa mattina a Bari, alla cerimonia di apertura del Prix Italia, il concorso internazionale organizzato dalla Rai che quest’anno ha come titolo: «Sustainable me» per premiare le migliori produzioni tv, radio e web. La sostenibilità – ha assicurato Cingolani – sarà presto un concetto misurabile con parametri precisi per ogni progetto di un Paese o di una grande azienda. Ma se a questo cambiamento macroeconomico non farà riscontro un adeguamento del modello sociale le conseguenze saranno catastrofiche. Per questo anche il ministero della Transizione ecologica in un giorno nemmeno troppo lontano dovrebbe trasformarsi in ministero della Sostenibilità».
Un concetto, ha continuato Cingolani, che «sta diventando estremamente trasversale e pervasivo. In un futuro la bollinatura finanziaria che verrà fatta su ogni progetto di un Paese o di una grande azienda dovrà essere accompagnata da una bollinatura di sostenibilità». Tanti – a parere di Cingolani – gli strumenti oggi a disposizione: i grandi investimenti sulla circolarità, dare una seconda vita agli oggetti prodotti, la transizione energetica, la decarbonizzazione, la cura dei territori, dei mari, dei fiumi, il risparmio dell’acqua. Tutte cose che «contribuiranno a rendere la sostenibilità non un concetto astratto ma qualcosa di misurabile. È un impegno che richiede da parte di tutti la massima concentrazione e soprattutto grandi investimenti: da un lato ricerca e sviluppo, dall’altro educazione e consapevolezza delle nuove generazioni».
4 ottobre 2022 (modifica il 4 ottobre 2022 | 21:54)
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, 2022-10-04 19:56:00, Il ministro della Transizione ecologica al Prix Italia della Rai: «Se a questo cambiamento macroeconomico non farà riscontro un adeguamento del modello sociale, le conseguenze saranno catastrofiche»,