di Carlotta Lombardo
Nei boschi dell’altotevere umbro-toscano un giovane cercatore tifernate, Jacopo Cima, si è imbattuto in una «Grifola frondosa» extra-large. Conosciuto con il nome di «Maitake», stimola il sistema immunitario ed è usato per la prevenzione del cancro
Sfiora i cinque chili di peso ed è stato trovato nei boschi dell’altotevere umbro-toscano da un giovane e fortunato «fungaiolo» tifernate che, armato di bastone in legno e adeguata attrezzatura, si è imbattuto in uno splendido esemplare di «Grifola frondosa» (Grifos Frondosus). Un fungo non molto diffuso che cresce sotto gli alberi di castagno, appartiene alla famiglia delle Meripilaceae e ha proprietà eccezionali: ricco di minerali (il potassio, calcio, e magnesio), vitamine (B2, D2 e Niacina), fibre e amminoacidi. In Cina e Giappone è anche conosciuto con il nome di «Maitake» e utilizzato per stimolare il sistema immunitario (grazie a un materiale avvolto da una proteina polisaccaride beta-glucano, identificato negli ultimi anni ottanta) e per la prevenzione del cancro. Nel 2009, infatti, una sperimentazione umana phase I/II ha dimostrato che il «Maitake» stimola il sistema immunitario dei pazienti affetti da cancro polmonare mentre alcuni relativamente ristretti esperimenti (così come una ricerca in vitro) su pazienti affetti da tumori hanno rivelato che stimola le cellule NK. Ma il Maitake indurrebbe anche l’apoptosi e inibirebbe la metastasi. Non solo, perché molti ricercatori hanno indicato che il fungo ha anche l’abilità di regolare la pressione sanguigna, il glucosio nel sangue, l’insulina, il siero del plasma sanguigno e la concentrazione dei lipidi nel fegato, il colesterolo, i trigliceridi, e i fosfolipidi mentre molte ricerche dimostrano che l’uso culinario del «Maitake» ha un effetto ipoglicemico sullo zucchero nel sangue, dovuto al fatto che naturalmente il fungo contiene l’inibitore dell’alfa glicosidasi.
Il nonno ne aveva trovato uno simile
Dopo qualche attimo di smarrimento, fra incredulità e soddisfazione, il fortunato cercatore ha raccolto con cura il fungo record, lo ha depositato nel cesto e lo ha portato a casa per la prova del peso (le lancette della bilancia si sono fermate a oltre quattro chili e cinquecento grammi) davanti alla piccola Viola, la nipotina, che non ha esitato a farsi fotografare sorridente con il fungo extra large. «Una bella soddisfazione prima di tutto per mio nipote Jacopo e poi per la nostra famiglia da sempre appassionata nell’andare a cercare e raccogliere funghi nei nostri bellissimi boschi al confine fra umbria e toscana», ha dichiarato con orgoglio lo zio Simone Fiorucci, storico edicolante e titolare, insieme al padre Gianfranco — che qualche anno fa era stato protagonista di un analogo episodio di un ritrovamento di un fungo gigante identico a quello del nipote —, di esercizi commerciali della città.
24 settembre 2022 (modifica il 24 settembre 2022 | 15:09)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-09-24 13:30:00, Nei boschi dell’altotevere umbro-toscano un giovane cercatore tifernate, Jacopo Cima, si è imbattuto in una «Grifola frondosa» extra-large. Conosciuto con il nome di «Maitake», stimola il sistema immunitario ed è usato per la prevenzione del cancro, Carlotta Lombardo