Colf e badanti, stangata del 9% sulle famiglie: nel 2023   stipendi aumentano di 2.000 euro all’anno

Colf e badanti, stangata del 9% sulle famiglie: nel 2023 stipendi aumentano di 2.000 euro all’anno

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adeguamento retribuzioni

di Valentina Iorio01 dic 2022

Colf e badanti, stangata del 9% sulle famiglie: nel 2023   stipendi aumentano di 2.000 euro all'anno

Dal 1° gennaio 2023 scatterà l’aggiornamento delle retribuzioni minime in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo, con l’adeguamento all’80% dell’inflazione. Il che si traduce in un incremento del 9% delle retribuzioni di colf, badanti e baby sitter per le famiglie, già alle prese con un’inflazione che a novembre continua ad essere sopra l’11%. Con il nuovo anno si potrebbe arrivare a dover pagare 125 euro in più al mese per lo stipendio di una colf o baby sitter, che all’anno diventerebbero 2.000. Nuovi costi a carico delle famiglie che saranno compensati solo in parte dagli adeguamenti delle pensioni, di cui beneficerà una platea ristretta, o dal rinnovo dei contratti collettivi alcuni comparti scaduti da tempo.

L’allarme dei datori di lavoro

«Dal 1° gennaio le famiglie datrici di lavoro domestico rischiano una stangata rispetto allo stipendio di colf, badanti e baby sitter. Dal 2023 scatteranno, infatti, gli aggiornamenti delle retribuzioni in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo: il pericolo è quello di veder lievitare la busta paga di circa il 9% rispetto agli attuali minimi. Siamo molto preoccupati perché il tempo per intervenire stringe, considerando che entro il 20 dicembre il ministero del Lavoro dovrà convocare la Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo, così come previsto all’art. 38 del ccnl, e che in assenza di accordo tra le parti sociali scatterà l’aumento in via automatica», sottolinea la Fidaldo (Federazione italiana dei datori di lavoro domestico) in rappresentanza di Nuova collaborazione, Assindatcolf, Adld e Adlc. L’allarme è stato lanciato mercoledì 30 novembre, nel corso della presentazione del 2° Report di ricerca sugli interventi delle regioni e delle città italiane in tema di lavoro domestico denominato «Atlante Fidaldo», che si è svolta a Roma.

Aumenti scaglionati

«L’auspicio – prosegue Fidaldo – è che attraverso un confronto con le parti sociali si possa arrivare ad uno scaglionamento nel tempo di questi incrementi, che peseranno sui budget familiari già gravati dagli aumenti del prezzo del gas e delle bollette. Secondo i nostri calcoli nel caso di una badante si potrebbe anche arrivare a dover pagare 125 euro in più al mese, che all’anno diventerebbero 2mila». L’associazione dei datori di lavoro domestico Nuova Collaborazione ribadisce anche la richiesta di defiscalizzare il lavoro domestico. Secondo il presidente dell’associazione, Alfredo Savia, si tratta di una misura necessaria «per scongiurare il rischio di incremento del lavoro nero, fenomeno preoccupante che rischia di dilagare qualora le famiglie dovessero trovarsi nelle condizioni di non riuscire a far fronte a questi aumenti vertiginosi».

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, 2022-12-01 08:40:00, Dal 1° gennaio 2023 scatterà l’aggiornamento delle retribuzioni minime in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo, che si traduce in un incremento del 9% delle retribuzioni di colf, badanti e baby sitter, Valentina Iorio

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