di Aldo Grasso
Il 2 giugno la parata militare ha fatto risuonare le parole del presidente della Repubblica e anche quelle di chi ha teorie discutibili per favorire la pace
Giovedì ho seguito su Rai1 la parata militare del 2 giugno ai Fori imperiali avendo nel cuore e nella mente le parole pronunciate dal capo della Stato prima del concerto offerto in occasione della festa della Repubblica. Ha detto Sergio Mattarella che ci troviamo «nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, che richiama subito alla responsabilità». E, fedele al principio costituzionale del ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ha aggiunto che l’Italia è «convintamente impegnata nella ricerca di vie d’uscita che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina». Mentre la banda militare suonava l’inno pensavo a tutti quelli che esordiscono così: «È la Russia che ha aggredito, Putin che ha invaso l’Ucraina ma…». «Disgraziatamente, nella vita dei burattini c’è sempre un ma, che sciupa ogni cosa» scrive Collodi in «Pinocchio». Non solo nella vita dei burattini: «La Russia ha aggredito ma bisogna smettere di fornire armi all’Ucraina».
Mentre, dopo sindaci, medici, personale sanitario e atleti paralimpici, sfilavano corpi dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, pensavo a tutti quelli che ragionano così: «Intendiamoci, sono per la pace, per questo l’Ucraina deve trattare, non può continuare a combattere contro un esercito più forte». Sono in molti quelli si aggrappano al «ma» pinocchiesco: «Non bisogna inviare ulteriori armi che provocano un’escalation del conflitto ma sostenere la parte di popolazione che sta resistendo senza recare danni ulteriori. L’unico intervento possibile, oggi, è il peace keeping». Ma a mani nude, verrebbe da aggiungere. Che il presidente Mattarella sia un pericoloso guerrafondaio, un nemico della pace, un sabotatore della nostra Costituzione? Viva il 2 Giugno!
2 giugno 2022 (modifica il 2 giugno 2022 | 21:02)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-06-02 19:40:00,
di Aldo Grasso
Il 2 giugno la parata militare ha fatto risuonare le parole del presidente della Repubblica e anche quelle di chi ha teorie discutibili per favorire la pace
Giovedì ho seguito su Rai1 la parata militare del 2 giugno ai Fori imperiali avendo nel cuore e nella mente le parole pronunciate dal capo della Stato prima del concerto offerto in occasione della festa della Repubblica. Ha detto Sergio Mattarella che ci troviamo «nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, che richiama subito alla responsabilità». E, fedele al principio costituzionale del ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, ha aggiunto che l’Italia è «convintamente impegnata nella ricerca di vie d’uscita che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina». Mentre la banda militare suonava l’inno pensavo a tutti quelli che esordiscono così: «È la Russia che ha aggredito, Putin che ha invaso l’Ucraina ma…». «Disgraziatamente, nella vita dei burattini c’è sempre un ma, che sciupa ogni cosa» scrive Collodi in «Pinocchio». Non solo nella vita dei burattini: «La Russia ha aggredito ma bisogna smettere di fornire armi all’Ucraina».
Mentre, dopo sindaci, medici, personale sanitario e atleti paralimpici, sfilavano corpi dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, pensavo a tutti quelli che ragionano così: «Intendiamoci, sono per la pace, per questo l’Ucraina deve trattare, non può continuare a combattere contro un esercito più forte». Sono in molti quelli si aggrappano al «ma» pinocchiesco: «Non bisogna inviare ulteriori armi che provocano un’escalation del conflitto ma sostenere la parte di popolazione che sta resistendo senza recare danni ulteriori. L’unico intervento possibile, oggi, è il peace keeping». Ma a mani nude, verrebbe da aggiungere. Che il presidente Mattarella sia un pericoloso guerrafondaio, un nemico della pace, un sabotatore della nostra Costituzione? Viva il 2 Giugno!
2 giugno 2022 (modifica il 2 giugno 2022 | 21:02)
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